La comunità di Torchiarolo, nel fine settimana appena trascorso, ha vissuto diversi momenti di preghiera, meditazione, gioia, missione, gratitudine e festa.
A partire da giovedì, con la celebrazione eucaristica di ringraziamento, presieduta da don Antonio De Nanni, per i trent'anni di diaconato di Achille Giglio, da sempre al servizio della comunità diocesana, parrocchiale e civile, con alle spalle grandi esperienze missionarie e tutt'ora anche di giornalismo. Dopo aver commentato la Parola, ha voluto fare una testimonianza sulla sua vocazione, nata proprio in terra di missione, con la gratitudine al Signore, alla famiglia e a tutti coloro che hanno segnato il suo cammino fino ad oggi, tra cui in modo particolare, il diacono Vinicio Russo, che era presente.
Venerdì poi, primo giorno di triduo in onore di San Martino, un'intera giornata di adorazione eucaristica, con l'alternanza dei vari gruppi di preghiera e le confessioni. L'ultima ora di adorazione è stata caratterizzata dalla lettura e commento della prima parte della "Dilexit Nos" di Papa Francesco, a cura di don Antonio.
Sabato mattina, un nutrito numero di giovani coristi e strumentisti, ha fatto da corona all'arcivescovo Michele Seccia che si è recato presso la Casa circondariale di Borgo San Nicola, per la Visita Pastorale. Giovani ai quali, Padre Angelo De Padova, cappellano del carcere, aveva chiesto personalmente, in occasione della veglia missionaria diocesana, di poterlo aiutare, per portare maggior gioia e speranza ai detenuti, attraverso il loro canto nelle celebrazioni del vescovo. È stata un'esperienza arricchente ed edificante.
Domenica mattina, festa torchiarolese di San Martino, l'inaugurazione della grande fiera con autorità civili e religiose e benedizione dei commercianti.
Successivamente, nella messa delle 10:30, don Antonio ha dato la benedizione a catechisti ed educatori per l'inizio del nuovo anno, esprimendo loro, la sua immensa gratitudine per il prezioso servizio svolto con dedizione, impegno, amore e fedeltà, per la crescita umana e spirituale delle generazioni che saranno il futuro della comunità.
Dopo la messa, festa in piazza con "I Pizzicati".
Nel pomeriggio di ieri, messa per i figli in paradiso al cimitero, soprattutto per permettere a famiglie, che vivono lo stesso dramma, di incontrarsi e sostenersi vicendevolmente umanamente e spiritualmente, con la consapevolezza che i loro figli, tutti insieme, riposano in Dio.