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Ieri mattina il sindaco di TrepuzziGiuseppe Taurino, ha convocato una conferenza stampa per far luce sulla questione che lo ha visto protagonista in questi giorni.

Il 28 gennaio viene indagato e accusato di assegnazione indebita di un alloggio popolare e abuso d’ufficio in concorso, con il sindaco i dipendenti comunali, Annamaria Bianco (resp. ufficio tecnico), Giancarlo Florio (resp. lavori pubblici e programmazione e urbanistica e igiene urbana) e Anna Rubichi beneficiaria dell’alloggio.

La richiesta di arresto viene fatta fra l’ottobre/novembre 2018 e viene respinta oggi dal procuratore capo per mancanza dei presupposti oggettivi e per la sproporzione dei provvedimenti rispetto all’ipotesi di reato contesta e successivamente il magistrato convalida il provvedimento di archiviazione.

Il primo cittadino: “A tutela della mia dignità, della mia famiglia e della mia immagine, ho il dovere tramite il mio legale di acquisire tutti gli atti dell’indagine perché deve essere fatta chiarezza sul perché deve essere fatta una richiesta di arresto da parte del pm Arnesano, sulla base di quali presupposti e di quale indagine, perché ho il dovere di accertare tutto ciò che è accaduto a mia insaputa non essendo mai stato informato di nulla su questo procedimento, se è partito e da chi è partito per tutela della mia immagine e della verità degli atti amministrativi. Questo è quello che io farò con il mio legale Cosimo Rampino nei prossimi giorni”.

Mostra le foto scattate nell’abitazione della sig.ra Rubichi da cui si può capire facilmente lo stato in cui versa l’abitazione e l’emergenza che la stessa ne deriva.

Continua il sindaco: “Le foto documentano chiaramente che la casa occupata fosse a rischio crollo immediato, con ponteggi in quasi tutte le stanze e grosse crepe sulla maggior parte dei muri dell’abitazione. Emettere un’ordinanza di sgombero è un dovere del sindaco prevista dal regolamento comunale facente riferimento ad una legge nazionale legge decreto del 2 per la tutela della privata incolumità”.

Conclude: “Ringrazio la magistratura per il lavoro svolto, anche per i tempi ristretti che hanno avuto le indagini. Io parlo sempre ad indagini concluse, è mio costume rispettare il lavoro degli altri, fa parte del nostro lavoro essere sottoposti a verifiche e controlli ed è più che giusto che sia così. Mi sono visto possibile arrestato per un fatto che non costituisce reato.”

Il gruppo di maggioranza, “solidarietà, lavoro e democrazia”, esprime profonda soddisfazione per l’intervenuta archiviazione. Così cita una nota consegnata alla stampa dallo stesso gruppo: “Il formale riconoscimento dell’insussistenza dei fatti contestati, certifica la legittimità e la buona fede dei comportamenti adottati dall’ amministrazione comunale nell’ennesimo caso di “emergenza abitativa”, effetto collaterale di una crisi economica ormai strutturale, con conseguenze drammatiche anche nella nostra città”.

 

 

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