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Complice l’inizio della bella stagione, le parrocchie della diocesi hanno iniziato a organizzare i pellegrinaggi nei vari santuari in cui i fedeli amano recarsi per rinnovare la propria devozione e ritemprare la propria fede.

Sabato 30 marzo la parrocchia della Santa Famiglia di Trepuzzi si è recata, accompagnata da don Alessandro Scevola, a San Giovanni Rotondo e a Monte Sant’Angelo.

San Pio da Pietrelcina è amato e venerato in tutto il mondo tanto che, dopo la sua santificazione, sono aumentate le chiese a Lui dedicate anche oltreoceano. Monte Sant’Angelo è una località, anch’essa sul Gargano, conosciuta per la presenza del Santuario di San Michele Arcangelo a cui vi si accede scendendo 86 scalini al termine dei quali si arriva in quella che è letteralmente un grotta scavata fra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII per volontà dell’Arcivescovo Domanico Ginnasio.

La comunità di Trepuzzi ha iniziato il suo pellegrinaggio partendo alle 5 di mattina dal sagrato della chiesa e arrivando a San Giovanni Rotondo in tempo per partecipare alla celebrazione delle 10. Dopo una visita alla cripta, alla cella e alla chiesa antica (quella in cui San Pio ha svolto il suo ministero e ha ricevuto le stimmate), il gruppo ha percorso la via crucis monumentale opera dello scultore siciliano Francesco Messina. Dopo pranzo si è partiti alla volta di Monte Sant’Angelo in cui, dopo avere visitato il santuario di San Michele, si è lasciato il tempo per le piccole spese prima di ripartire per Trepuzzi.

È stata per tutti i partecipanti una giornata piacevole e piena di devozione e, all’interno del gruppo, si è respirata un’aria di armonia e di rispetto reciproco che ha permesso di rendere l’organizzazione ancora più efficiente grazie alla puntualità di ognuno degli orari che via via veniva chiesto di rispettare. Il rientro è avvenuto in serata.

 

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