La comunità di Vernole ha dovuto rinunciare quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus, ad una delle più antiche ricorrenze che la legano alla storia del paese: la festa della Madonna di Roca.
Ogni anno infatti, l’ultimo sabato di aprile i fedeli del posto si recano al santuario di Roca, a piedi o con altri mezzi, insieme al simulacro raffigurante la Vergine Maria, dimostrandole gratitudine per aver salvato la comunità dalle invasioni turche di fine ‘400. Un rito che questa volta non si è potuto ripetere, così come sono venuti meno i riti religiosi e civili che abitualmente prendono vita in paese. Una messa è stata celebrata oggi presso la chiesetta che la devota Celeste De Carlo fece costruire nel 1953 proprio in onore alla Madonna di Roca, il rito è stato trasmesso sui social Facebook e Instagram ed è stato seguito da numerosi fedeli.
“Nella terza domenica di Pasqua, la comunità di Vernole celebra anche la festa della Madonna di Roca, quest’anno non possiamo esprimere la nostra devozione come siamo abituati a fare ogni anno, ma lo facciamo seguendo da casa la celebrazione eucaristica, trasmessa da questa cappella a lei dedicata” così il parroco don Leonardo Giannone ha introdotto la santa messa, continuando “ieri mattina abbiamo consacrato la nostra comunità al Cuore di Maria, oggi ciascuno di noi torna a consacrare se stesso all’amore e alla preghiera per la Madre di Dio”.
Al suono dell’unica campana presente sulla Chiesetta, tanti vernolesi hanno espresso la propria emozione attraverso i social network. Ogni vernolese infatti, conserva particolari ricordi di questa ricorrenza, che ha conservato negli anni la sua autenticità. Così molti fedeli, in questo periodo, affidano le proprie preghiere proprio a Maria di Roca, perché questa emergenza possa presto terminare, per poter tornare così, il prossimo anno, ai festeggiamenti di sempre.