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“Artigiani di democrazia, testimoni di partecipazione” è il titolo dell’incontro organizzato a Lecce dall’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello”.

 

 

L’appuntamento diocesano è fissato per giovedì 5 settembre alle 19 presso la sala conferenze dell’Istituto teologico salentino nel complesso del Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” (ex nuovo seminario). L’incontro sarà guidato da don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Cei e ha l’obiettivo di approfondire le riflessioni circa l’impegno dei cattolici nel sociale e nella vita politica, maturate nel corso della 50ma Settimana sociale dei cattolici in Italia svoltasi a Trieste dal 3 al 7 luglio scorsi e che ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di Papa Francesco e di circa mille delegati delle diocesi italiane.

Don Bignami che non è un volto nuovo per la diocesi essendo spesso intervenuto su invito dell’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro e del Progetto Policoro (LEGGI), è cremonese ed è docente di teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha recentemente pubblicato “Dare un’anima alla politica” (San Paolo Edizioni, 256 pagine, 2024).

L’incontro leccese intende approfondire il profondo legame che i cattolici da sempre vivono, in più modi e in più luoghi e tempi, con la politica in senso lato, come ministero al servizio del Regno di Dio.

“I cristiani - spiega don Bruno - hanno uno specifico da portare nel mondo. Il loro contributo riguarda sia il contenuto che lo stile. Le due cose sono strettamente connesse. Lo stile del politico credente assume lo sguardo di Dio sulla realtà. Uno sguardo impegnativo, perché Dio vede e ascolta il grido del povero e della creazione, fa sua la condizione dell’oppresso. Gesù Cristo si schiera, è uomo ‘di parte’. Nella Bibbia questo atteggiamento è molto presente e sta a fondamento di una fraternità ampia, che non conosce preferenze di persone, come aveva ben compreso l’apostolo Pietro negli Atti degli Apostoli. Nella comunità cristiana occorre formare a questo stile di cristianesimo, disposto a dare voce a chi non ha voce”.

“Consola il fatto - conclude - che anche nei periodi complessi e bui del nostro Paese abbiamo assistito all’impegno di politici cattolici capaci di autentica testimonianza per disinteresse, libertà e spirito critico. Insomma, Dio non ci abbandona mai!”.

L’incontro è rivolto a tutti, in particolare a quanti impegnati nella vita sociale in senso ampio, ecclesiale e ai giovani, e raccoglie l’invito del Presidente Mattarella a battersi contro l’“analfabetismo di democrazia” condiviso nella giornata di apertura dei lavori triestini: “per definizione, democrazia è esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, perché democrazia è camminare insieme. Vi auguro, mi auguro, che si sia numerosi a ritrovarsi in questo cammino”. L’ingresso è libero.

 

 

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