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L’abbraccio di una chiesa gremita e di una comunità commossa e grata è stato l’ultimo saluto al diacono Giancarlo Greco di cui si sono celebrati ieri i funerali nella sua comunità e “famiglia” di Santa Rosa, presieduti dall’arcivescovo Michele Seccia.

 

 

 

Sull’altare anche numerosi sacerdoti della diocesi che hanno conosciuto e che hanno servito con lui il mistero eucaristico sull’altare, oltre alla presenza fraterna di buona parte dei diaconi permanenti della Chiesa di Lecce che hanno condiviso con lui lo stesso ministero.

Affettuoso e pieno di gratitudine il saluto di Seccia per il diacono che per oltre trent’anni ha servito la sua comunità di Santa Rosa oltre che l’intera diocesi, ricordando la sua presenza in cattedrale in ogni momento importante della vita diocesana, il suo impegno per la pastorale familiare, ma soprattutto la semplice umiltà nel suo servire l’altare affianco ai parroci che si sono susseguiti nella sua comunità. “Il significato stesso diacono è servire - ha spiegato l’arcivescovo durante l’omelia -, lo strumento più alto dell’amore, e il caro diacono Giancarlo è stato questo per tutta la nostra Chiesa diocesana, ma in particolar modo per la sua comunità amata di Santa Rosa e per la sua cara famiglia”. Famiglia alla quale il pastore si è poi rivolto affettuoso: “L’emozione del ricordo sia la forza del presente e la speranza del futuro”, invito che ha poi rivolto a tutta una comunità, stretta intorno alla salma del caro fratello diacono, che proprio il prossimo finesettimana si appresta a vivere il momento della Visita Pastorale, certa che adesso, nel ricordo del caro “don Giancarlo”, sentirà viva e luminosa la sua presenza spirituale.

 

 

 

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