Nel pomeriggio di domenica scorsa presso la parrocchia San Guido in Lecce, i docenti di religione della diocesi metropolitana hanno avuto la possibilità di mettersi all’ascolto della Parola di Dio per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e la speranza in Gesù che ha vinto per sempre il potere dell’odio e della violenza con la bellezza e la forza del suo amore.

L’Ufficio diocesano dell’insegnamento della religione cattolica guidato da don Alessandro Saponaro ha programmato, in vista della formazione permanente degli insegnanti di religione e per la cura spirituale degli stessi, una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.

“Il primo incontro del nuovo anno scolastico - ha sottolineato don Alessandro - per permettere a tanti docenti di prepararsi e affrontare nel miglior modo possibile il concorso straordinario di religione”.

L’arcivescovo ha inviato i numerosi docenti intervenuti ad andare avanti, a ricercare il desiderio di bene, per se stessi e per gli alunni che sono loro affidati: “Andiamo alle radici della possibilità di questo bene – ha sottolineato mons. Seccia - il Signore Dio prende parte alla nostra vita, diventa uno di noi. Non ci lascia più da soli, ci sostiene, ci accompagna, ci guida. Diventa dono. Lui si fa Natale. Lui realizza ogni nostro desiderio. Questa è la magia del Natale, questa è la forza della nostra scelta: lavorare con passione e competenza per il bene dei nostri alunni, provocarli con le nostre domande e aiutarli a trovare il vero senso della vita, la speranza che non delude, la gioia che riempie il cuore”.

Al termine della celebrazione l’augurio di don Alessandro Saponaro: “Cari docenti, vivete l’impegno nella scuola testimoniando sentimenti di umanità e bellezza, fragilità e forza. I nostri alunni attendono da noi premura e attenzione, chiedono persone capaci di ascoltare e trasmettere quei valori che rendono straordinaria la nostra umanità”.

Natale è un dono che ci unisce e ci avvolge di magia. Crea un legame invisibile tra di noi. È una forza che, proprio come una melodia ben composta, riesce a coniugare le diverse note della nostra esistenza, dando vita a qualcosa di unico e meraviglioso.  È quello che abbiamo vissuto insieme.