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Quando si parla di Visita Pastorale non si annuncia un ospite, tanto meno un personaggio illustre da accogliere nel rispetto di tutte le regole che sanno di pura formalità. 

 

 

Si tratta invece di uno stare insieme con un padre che va incontro ai suoi figli e che i figli gli raccontano la vita del quartiere e soprattutto le loro avventure quotidiane. Infatti, prima di tutto, nel pomeriggio di domani 17 gennaio, memoria di Sant’Antonio Abate, una rappresentanza della famiglia parrocchiale di San Giovanni M. Vianney in Lecce accoglierà intorno alle 16, l’arcivescovo Michele Seccia sul sagrato della chiesa di Piazza Partigiani per consegnargli una semplice e artigianale croce pettorale di legno di ulivo, simbolo delle radici della nostra terra, che richiama quella di don Tonino Bello, perché con il nostro pastore, in questo stare insieme, abbiamo a motivarci e radicarci come profezia di vita buona secondo il vangelo di Gesù Cristo sul nostro territorio. 

Non ci si può esimere dall’entrare nella casa del Signore e prostrarci in silenziosa preghiera. Dopo un sobrio ristoro con una tazza di thè, prende il via un itinerario di approccio con le realtà più significative del quartiere: la sede provinciale dei Carabinieri, i grandi centri commerciali, l’ufficio postale, le banche, le palestre, i panifici, i negozi di abbigliamento e di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie, locali di ristoro. Di ritorno in parrocchia, intorno alle 19 ci riuniremo in assemblea parrocchiale per condividere la vita pastorale fatta di tante gioie, ma anche di fatiche e speranze. Sabato 18 gennaio dalle 9 a mezzogiorno, continua il nostro stare insieme con il pastore che, accompagnato dal parroco, va a visitare nelle case i suoi figli che sono nella prova e nella sofferenza. Sarà questa una tappa sicuramente ricca di emozioni spirituali, anche perché i fratelli e le sorelle infermi si rivelano essere l’humus generativo che aiuta l’intera comunità nel portare frutti buoni di condivisone e di fraternità. 

Nel pomeriggio di sabato dalle 16 alle 17 l’arcivescovo sarà circondato dai suoi figli più piccoli, che vivono in parrocchia insieme ai loro genitori e affiancati dai catechisti e animatori un dinamico cammino di formazione alla vita cristiana. Sarà una tappa gioiosa, durante la quale i ragazzi diranno il loro amore al Signore, a Padre Michele e alla famiglia parrocchiale, di cui sono espressione di giovinezza perenne. 

È desiderio del pastore, ma anche di molti di noi, incontrarci facci a faccia, in un colloquio privato fatto di ascolto e perché no, anche di una buona confessione. Questo sarà possibile dalle 17 alle 19 presso la piccola cappella interna. Il momento speciale di sabato sarà la celebrazione festiva delle 19, durante la quale l’arcivescovo Seccia amministrerà il sacramento della confermazione a circa trenta giovani, che si spera sia nuova linfa per l’intera comunità. 

Si giunge così alla domenica 19 gennaio per condividere il momento culminate con l’Eucaristia delle 10, durante la quale siederemo insieme come famiglia intorno alla duplice mensa della Parola di Dio, che il presule pieno di sapienza ci spezzerà come pane, e a quella del Corpo e Sangue di nostro Signore nutrimenti di vita eterna. Seguirà un evento, possiamo dire storico, la benedizione della casa canonica, completamente ristrutturata grazie all’8xmille, ma soprattutto alla generosità elargita da don Benedetto Bisconti, nel suo testamento, nei riguardi della sua comunità che ha amato fino alla fine. 

La ciliegina sulla torta, come si suole dire, sarà la piantumazione di un albero di ulivo nel giardino parrocchiale da parte del pastore, fiduciosi che cresceremo forti nella fede. Cos’è per noi allora la visita pastorale? Uno stare insieme con il nostro Pastore Michele per continuare a camminare insieme.

 

 

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