Il Capitolo della Basilica di San Pietro - ovvero l’insieme di canonici che ne curano le attività - ha un nuovo Statuto e un nuovo Regolamento.
Ad approvarli è stato il Papa con un Chirografo (LEGGI) nel quale si afferma che le norme che entreranno in vigore con la pubblicazione su L’Osservatore Romano sono ispirate ai principi e ai criteri della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium.
La Basilica di San Pietro, edificata sulla tomba del Principe degli Apostoli, scrive il Papa nel Chirografo, “è officiata da un Capitolo di canonici che ne custodiscono il decoro e ne promuovono la vita spirituale, pastorale, caritativa e culturale. Questo servizio è rivolto, con particolare attenzione, ai numerosi pellegrini che, animati da una sincera devozione, accorrono a confermare la loro fede sul luogo della Confessione dell’Apostolo, ma anche ai tanti visitatori, spesso appartenenti a diverse culture e religioni, interessati alla contemplazione delle bellezze artistiche e architettoniche custodite nel tempio vaticano e al messaggio cristiano che esse trasmettono”.
Il “processo di rinnovamento” della vita capitolare, ricorda Francesco, era stato avviato tre anni fa con la pubblicazione delle Norme transitorie avvenuta il 28 agosto 2021. E a tali norme si riferisce anche il Rescritto papale che puntualizza alcuni aspetti del servizio svolto dai canonici e dai coadiutori. Anzitutto si stabilisce che gli uni e gli altri, nominati “senza limiti di tempo prima” dell’entrata in vigore delle nuove regole e che hanno già compiuto o che compiranno 80 anni di età, assumano “lo status di Canonici onorari e di Coadiutori onorari” e che siano “esonerati da tutti gli obblighi verso il Capitolo” e che dunque non prendano parte alle Sessioni, non percepiscano “alcun emolumento”, pur potendo conservare “il titolo, il trattamento e le vesti proprie” e partecipare, “secondo il proprio status, alle celebrazioni liturgiche della Basilica, nonché all’attività pastorale”, come pure “usufruire della sepoltura nella Cappella del Capitolo Vaticano”.
Al secondo punto del Rescritto si afferma che i coadiutori nominati prima dell’entrata in vigore del nuovo Statuto “rimangono in servizio fino al compimento degli ottanta anni, salvo diversa disposizione dell’autorità superiore”, senza ricevere “un emolumento fisso, ma un gettone di presenza per il servizio prestato”. Il Rescritto termina ricordando la volontà del Papa secondo la quale le previsioni del punto 1 si applicano “anche a quei canonici e a quei coadiutori che, pur non avendo ancora compiuto l’ottantesimo anno di età, da oltre un anno non assistono alle celebrazioni liturgiche e non partecipano alle sessioni capitolari”.
Contestualmente a quelli del Capitolo di San Pietro, sono stati resi anche lo Statuto e il Regolamento della Fabbrica di San Pietro. In un comunicato della direzione della comunicazione della Basilica Papale di San Pietro, si sottolinea che le norme approvate sono il frutto di un percorso già avviato prima dell’arrivo del cardinale arciprete Mauro Gambetti e dell’esperienza maturata dopo l’applicazione delle norme temporanee che riguardavano sia la Fabbrica che il Capitolo. “La prospettiva che si apre - riferisce il comunicato - è quella di una più proficua animazione della Basilica, della sua conservazione e valorizzazione per accogliere i milioni di pellegrini e visitatori che ogni anno giungono nel santuario, in modo particolare in vista del Giubileo”.