“Riportare la solennità di San Francesco d’Assisi a festa nazionale”. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine della festa di san Francesco di Assisi, patrono d’Italia
“Credo - ha aggiunto Nardella - che sarebbe un segno concreto di rispetto e di amore verso questa figura e verso ciò che rappresenta oggi per l’Italia. San Francesco è infatti espressione viva dell’importanza di focalizzare il nostro impegno sulla collaborazione, sul rispetto reciproco nella politica come nella vita pubblica. Per questo mi associo alla richiesta lanciata dalla sindaca di Assisi, Stefania Proietti, alle istituzioni”.
Ieri mattina a nome di tutti i comuni della Toscana Nardella ha offerto l’olio alla lampada che da 80 anni arde dinnanzi alla tomba del santo.
Nardella ha parlato del significato che ha per la Toscana questo gesto: “E’ un’occasione - ha affermato - di profonda riflessione sui valori laici e spirituali che sono alla base della storia del nostro Paese e delle nostre istituzioni. Io vengo da una città come Firenze che ha sempre coltivato il dialogo tra cultura e spiritualità, tra laicità e religione, e non ha mai fatto mistero della rilevanza pubblica della fede. Accendere la lampada significa che vogliamo tenere accesa la sua testimonianza”.
Il sindaco di Firenze ha poi sottolineato come “le manifestazioni di giovani in tutto il mondo, a sostegno dell’ambiente, permettano di comprendere quanto sia attuale il messaggio di San Francesco e quanto sia necessario cambiare radicalmente i nostri stili di vita, il nostro modo di produrre beni e servizi”. “Vi è un forte legame - ha concluso - tra le celebrazioni del santo e la fase che sta vivendo la politica in Italia e negli altri stati rispetto alle sfide ambientali”.