“Il Sommo Pontefice Francesco ha decretato con la sua autorità che la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario romano il 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto, e celebrata ogni anno. Tale celebrazione aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il Capo della Chiesa accolse anche noi con sé”.
Lo si legge nel decreto della Congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti, a firma del prefetto, card. Roberto Sarah, e del segretario, mons. Arthur Roche, sull’iscrizione della celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario romano generale. Il decreto ha per data il 7 ottobre, ma è stato reso noto ieri sul Bollettino della sala Stampa vaticana. La nuova memoria dovrà quindi apparire in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore; i relativi testi liturgici sono allegati al decreto e le loro traduzioni, approvate dalle Conferenze episcopali, saranno pubblicate dopo la conferma della Congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti.
“La venerazione per la Santa Casa di Loreto è stata, fin dal Medioevo, l’origine di quel peculiare santuario frequentato, ancora oggi, da numerosi fedeli pellegrini per alimentare la propria fede nel Verbo di Dio fatto carne per noi – spiega il decreto -. Quel santuario ricorda il mistero dell’Incarnazione e spinge tutti coloro che lo visitano a considerare la pienezza del tempo, quando Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, e a meditare sia le parole dell’Angelo nunziante l’Evangelo, sia le parole della Vergine che rispose alla divina chiamata. Adombrata di Spirito Santo, l’umile serva del Signore è divenuta casa della divinità, immagine purissima della santa Chiesa”.
Il menzionato santuario, strettamente vincolato alla Sede apostolica, lodato dai Sommi Pontefici e universalmente conosciuto, prosegue il decreto - ha saputo illustrare in modo eccellente, nel corso del tempo, non meno di Nazaret in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia”. Si ricorda, infine, che “nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, santi e beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo. In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona”.