Dal prossimo 7 dicembre partiranno da Trento, città natale di Chiara Lubich, una serie di eventi per celebrare in tutto il mondo i cento anni dalla nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari (1920-2008).
“Siamo sicuri che Chiara è viva: questo centenario è pensato non per ricordarla ma per incontrarla”. A parlare è stata Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, in occasione della conferenza stampa, nella quale è stata presentata a Roma la mostra internazionale “Chiara Lubich città mondo”, iniziativa centrale degli eventi che saranno promossi per il centenario e che avrà inizio proprio il 7 dicembre a Trento.
“Quello che Chiara ha lasciato - ha evidenziato - è un messaggio di fraternità, unità e comunione, vissuto da lei in prima persona con i suoi incontri in tutto il mondo con persone diverse per cultura, religione, sesso, etnia, senza lasciarsi fermare da nessuna differenza. Era convinta che Dio è Padre di tutti e che, quindi, tutti sono fratelli: riscoprire questo significa costruire la famiglia di Dio, una fraternità universale che oggi è ancora più urgente del tempo in cui Chiara è vissuta proprio per questi muri che si creano e che noi vogliamo e siamo convinti si possano e si debbano abbattere: il centenario è anche questo”. Come ha spiegato Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, la mostra vuole ripercorrere le tappe significative della vita di Chiara Lubich attraverso documenti, scritti autografi, testimonianze fotografiche, video e installazioni multimediali: “Vogliamo raccontare l’avventura spirituale, culturale e sociale di questa figura che dalla piccola Trento ha raggiunto il mondo. Ed è per questo che sono previsti allestimenti della stessa esposizione anche al di fuori dell’Europa”.