Non si è fatto attendere, in questi giorni di forzato isolamento, un segnale dalla Conferenza episcopale italiana a tutti i sacerdoti per offrire alcuni suggerimenti per la celebrazione dei sacramenti.
“Lo scopo di questa nota (QUI ALLEGATA INTEGRALMENTE) - spiega la presidenza della Cei nel presentare il sussidio -, diretta ai sacerdoti impegnati nel servizio pastorale al di fuori dei presidi ospedalieri e degli istituti di ricovero e cura, è duplice: assicurare ai fedeli che ricevono i sacramenti una adeguata protezione dal possibile contagio virale; prevenire una eventuale infezione del ministro del sacramento”.
“I suggerimenti proposti - prosegue la nota - si armonizzano con la tradizione della Chiesa per cui, se non sussistono le condizioni per poter amministrare il sacramento, supplet Ecclesia, affidandosi al votum sacramenti, come del resto il 'battesimo di desiderio' insegna. Nello stesso tempo, la storia della Chiesa testimonia che, in situazioni estreme di guerra o di epidemia, i sacerdoti non sempre hanno potuto avvicinarsi ai fedeli che necessitavano di ricevere i sacramenti indefettibili, ma tutte le volte che è stato possibile lo hanno fatto con gli accorgimenti e le dotazioni che avevano a disposizione”.
“I suggerimenti – conclude il documento - costituiscono un aiuto pratico per vivere il ministero ordinato con opportuno zelo nel servizio ai fedeli e con senso di responsabilità verso di loro e verso se stessi, nella certezza di compiere i gesti sacramentali nelle modalità rituali che le circostanze straordinarie consentono”.