Cari governanti,

vi confesso che, nonostante il dolore, provo un’intima soddisfazione nel dire: «Tutto è compiuto» (Gv 19,30). È come il risuonare dell’ultima nota di una sinfonia che si imprime con forza nella mente e lascia una sensazione di pienezza e di gaudio.

Le parole che ho pronunciato alla fine della vita scendono nell’anima come un balsamo che addolcisce tutte le ferite e, prima di esalare l’ultimo respiro, suscitano una profondissima quiete. D’un tratto, è come se le mie piaghe, da cui siete stati guariti (cfr. 1Pt 2,24), si cicatrizzassero. Quanto dolore mi hanno provocato, soprattutto le ferite causate dagli amici: infedeltà, tradimenti, defezioni. Ogni volta, è stato come ricevere una nuova frustata sulle spalle. Ora, è tempo di consegnare me stesso nelle mani di Dio. Muoio in pace. Ho fatto quello che il Padre mi ha comandato di compiere. Nemmeno una virgola della Scrittura è stata dimenticata. Tutte le profezie si sono realizzate. Il progetto d’amore, pensato dall’eternità, si è compiuto fin nei minimi particolari.

Ho centrato l’obiettivo e ho pienamente realizzato lo scopo della mia venuta sulla terra. Alla fine di un’impresa, è bello avvertire che tutto è in ordine e niente è lasciato al caso. È come tagliare per primi il traguardo, dopo una corsa faticosa ed estenuante. Per voi, invece, non è così. Per voi, tutto rimane incompiuto, nonostante l’impegno e la sollecitudine a programmare e a prevedere.

Quando, poi, capita una tempesta improvvisa e spaventosa come quella che sta imperversando in questi giorni, ogni cosa diventa più difficile. È impossibile tenere tutto nelle mani. Cercate di tamponare una falla da un lato, e subito spunta un’altra dall’altro. È una corsa contro il tempo. Fate tutto quello che è in vostro potere. Ma la vostra opera assomiglia all’Incompiuta di Schubert: una sinfonia mai completata. Se avrete la forza di dire: «Tutto è incompiuto», se accetterete la vostra incompiutezza, allora il cuore si acquieterà e sarà in pace, per sempre.

                                                                                                                                                 Gesù

                                                                                                                                vostro fratello e redentore

*Vescovo di Ugento-S. Maria di Leuca