Nuovi elementi sull'accordo tra Governo e Chiesa Italiana emergono dalle parole pronunciate stamattina dal card. Gualtiero Bassetti al termine dell'eucarestia celebrata nella cattedrale di Perugia e trasmessa in diretta streaming sul canale youtube della diocesi (CLICCA QUI ).
Lo rivela Avvenire che fa sapere anche di un incontro riservato avvenuto ieri tra Papa Francesco e il presidente della Cei e dal quale, a quanto ha detto stamattina Bassetti, sono essenzialmente emersi due suggerimenti da parte di Francesco: incoraggiamento alla Chiesa italiana ma anche prudenza.
Scrive ancora Avvenire riportando il breve intervento dell'arcivescovo di Perugia: “«Per la santa Messa domenicale - annuncia il cardinale durante l’eucaristia di questa mattina - dovremo ancora aspettare circa un paio di settimane, per ulteriori approfondimenti»”. Il presidente, lascia così intravedere la fine del tunnel confermando l'ipotesi “di una 'ripartenza' delle liturgie aperte alla comunità all’interno della finestra temporale che va dall’Ascensione alla Pentecoste, ossia nell’ultima settimana di maggio”.
In riferimento alla diocesi di Perugia poi, “il presidente della Cei informa: «Sabato 30 maggio, vigilia di Pentecoste, speriamo di essere in grado di celebrare la Messa crismale con la benedizione degli oli». Ed è un’ulteriore novità: perché durante la Settimana Santa le Messe del Crisma erano state 'congelate' a causa dell’emergenza coronavirus e spostate a data da destinarsi”.
Circa gli altri riti - prosegue il cronista di Avvenire - il cardinale ha illustrato “«le modalità delle celebrazioni già consentite in chiesa», sottolinea. «Per i matrimoni - specifica - valgono le norme già stabilite durante la fase 1. Per quanto concerne il rito delle esequie, da domani lunedì 4 maggio, è consentita la presenza di 15 fedeli, senza che questi debbano essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea». Proprio l’obbligo di avere termoscanner o termometri digitali all’ingresso delle chiese, per 'controllare' chi partecipa alla celebrazione, aveva creato difficoltà in alcune diocesi che avevano annunciato di non poter ottemperare a questa indicazione. Poi l’ennesimo confronto fra la Cei, il Governo e il Comitato tecnico-scientifico aveva portato - sempre ieri - a un ritiro di questo punto”.