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I tour virtuali vanno potenziati, ma “abbiamo un grande bisogno di realtà, un disperato bisogno. Non dimentichiamolo che a rendere vivi i Musei sono le persone e solo l’esperienza reale del Museo rende le persone vive. La virtualità non potrà mai sostituire la realtà: per godere dell’arte ci vogliono occhi e cuore”.

 

Lo afferma il vescovo Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano, intervistato da Vatican News. Si avvicina la data della riapertura dei musei in Italia e anche i Musei Vaticani si preparano ad aprire nuovamente i battenti, spiega Vérgez, ma “si potrà accedere solo su prenotazione” e indossando la mascherina.

“Abbiamo chiuso le porte al pubblico consapevoli del fatto che la salvaguardia della salute venga prima di tutto”, prosegue Vérgez: “Non abbiamo ancora una data certa riguardo la riapertura. La preparazione parte prima dall’interno. Abbiamo attivato dei protocolli sanitari per il personale addetto: all’arrivo viene misurata la temperatura corporea e consegnati guanti e mascherine. La Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato ha trasmesso un decalogo riguardante norme di igiene e di social-distancing che siamo tutti invitati a seguire scrupolosamente. Per il pubblico in entrata stiamo completando l’installazione di alcuni termoscanner per il rilevamento della temperatura. Si potrà accedere ai Musei solo con una prenotazione. Questo ci consentirà di scaglionare gli ingressi durante l’orario di apertura. I visitatori dovranno essere muniti di mascherina. Nel voucher di conferma della prenotazione e nel sito web si troveranno tutte le indicazioni necessarie, quando sarà il momento”.

Quando i Musei Vaticani riapriranno, sarà possibile visitare anche i Giardini Vaticani.

 

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