0
0
0
s2sdefault

“Le Edizioni dehoniane Bologna (Edb) hanno chiesto il fallimento. L’atto formale di portare i registri contabili in tribunale è stato compiuto venerdì 8 ottobre”.

 

 

 

È quanto comunica Settimananews, il portale di cultura religiosa di proprietà della Provincia religiosa dei dehoniani dell’Italia settentrionale che ha ereditato la tradizione di “Settimana”, la rivista cartacea del Centro editoriale dehoniano chiusa nel 2015 e che si è distinta per la sua attenzione pastorale e il suo impegno a raccontare il “farsi” della tradizione cristiana.

“Nell’immediato - prosegue l’articolo a firma del direttore Lorenzo Prezzi - la decisione colpisce i nostri 25 dipendenti e le loro famiglie a cui non abbiamo potuto venire incontro come speravamo, anche per alcune rigidità riscontrate. Interessa alcune migliaia di autori, di cui non riusciremo più a pubblicare il frutto della loro fatica e del loro ingegno. Ferisce i numerosi abbonati alle nostre riviste, la loro fedeltà e il loro diritto di essere informati e formati”.

“Abbiamo anche cercato un rilancio – aggiunge Prezzi. Con l’avvio di nuove collane e la ricerca di nuovi autori; con il lancio nel 2016 del sito Settimananews.it e l’acquisizione nel 2017 dello storico marchio Marietti 1820; con l’investimento sul mercato digitale, sulla comunicazione, sui nuovi media. Ma negli ultimi anni il mercato librario, in particolare quello religioso, ha conosciuto perdite sempre più significative. Sono scomparse il 40% delle librerie cattoliche e la pandemia del Covid-19 con tutte le sue conseguenze ha fatto il resto”.

“La ricerca di un partner per ridare fiato all’azienda, l’ipotesi di accorpamenti con altri protagonisti del libro religioso e, infine, la disponibilità alla vendita in più direzioni non hanno portato ai risultati sperati. Dopo un paio d’anni è così maturata la decisione di chiudere. Sappiamo che essa intacca l’immagine e il servizio della nostra provincia religiosa, rappresenta una perdita nella teologia e nella pastorale della nostra Chiesa italiana e costituisce un vulnus nella cultura del nostro paese. Ma non abbiamo trovato altra soluzione - afferma”.

L’editrice ha pubblicato i primi volumi nel 1962. Nell’arco di questi sessant’anni ha messo a disposizione dei lettori 8.400 titoli, con alcuni milioni di libri venduti, coltivando i settori della Bibbia, teologia, catechesi, pastorale, spiritualità, scolastico e una ventina di riviste. 55 le collane (EDB e Marietti 1820).

La prima stagione, quella delle origini, ha fatto fruttificare grandi intuizioni, come la Bibbia di Gerusalemme, gli Enchiridion Vaticanum, i manuali di teologia. Nella seconda sono cresciuti gli apporti dei biblisti (come Ravasi, Gargano, Barbaglio, Fausti, Grilli) e dei teologi italiani. Praticamente tutte le generazioni dei teologi del post-concilio hanno pubblicato anche con il nostro marchio. Si è allargata l’offerta degli Enchiridion (Cei, Oecumenicum, encicliche ecc.) e si è intensificata la pubblicazione di grandi opere, come il Denzinger, il Commento al Codice di diritto canonico, il Conciliorum Oecumenicorum Decreta, il Dizionario dei concetti biblici del NT, la Concordanza pastorale della Bibbia.

“Continueremo a servire l’opinione pubblica ecclesiale con Settimananews e iniziative similari - conclude il direttore - eventualmente collocando elementi del nostro patrimonio, là dove possa rifiorire. L’amore per il libro e la lettura «è proprio di colui che se ne sta seduto alla sera nella sua stanza, mentre intorno è silenzio… ed ecco che, improvvisamente, i libri presenti nella stanza diventano per lui come esseri viventi. Singolarmente viventi. Oggetti piccoli, eppure pieni di mondo. Che stanno lì senza muoversi e senza far rumore, e tuttavia pronti in ogni momento ad aprire le proprie pagine e a cominciare un dialogo che racconta il passato, che rimanda al futuro o che invoca l’eternità, e tanto più inesauribile quanto più ne sa attingere colui che ad essi si avvicina» (Romano Guardini. Elogio del libro)”.

 

Forum Famiglie Puglia