Non capita spesso per una comunità di festeggiare i 100 anni di vita di un proprio concittadino. E questa volta la gioia è capitata alla città di Ugento, nel sud Salento, dove la storica cittadina Maria Molle, nata appunto il 1° febbraio del 1923 ha festeggiato, mercoledì scorso, il traguardo straordinario del secolo di vita.
A festeggiare l’illustre cittadina di Ugento sono stati anche il sindaco della città, Salvatore Chiga, insieme alla presidente del consiglio comunale, Maria Venere Grasso insieme ovviamente a tutta la numerosissima famiglia di colei che è chiamata ormai affettuosamente da tutti “zia Maria”. I figli, i nipoti e i pronipoti erano tutti presenti nella casa storica “le cui mura, se potessero oggi parlare, racconterebbero una fetta di storia lunga e incredibile piena di vita ed esperienza umana valorizzati dall’umiltà e dalla semplicità di una famiglia tipica del nostro sud Salento”, così come ha ricordato mons. Maurizio Barba, uno degli affezionati nipoti di Maria, sacerdote da oltre 25 anni e officiale del Dicastero per la dottrina della fede in Vaticano, che per l’occasione, tornato nella sua Ugento, ha celebrato proprio in casa, insieme al parroco della cattedrale della città, don Rocco Frisullo, a tutta la famiglia, al sindaco e ad alcuni cittadini ugentini una speciale messa di ringraziamento per la lunga e straordinaria vita di “zia Maria” che tanto ha saputo donarsi nei lunghi decenni che ha trascorso.
“In questa vecchia casa si è sempre fatto il pane, le gente entrava e usciva prendendo il pane per tutti” ha ricordato la festeggiata rimasta sempre lucida e attiva, coinvolta nell’accogliere tutti nei suoi festeggiamenti e augurando essa stessa alla sua famiglia presente salute e serenità così come ne ha goduto lei per tanti anni, potendo assistere alle tante soddisfazioni dei propri parenti così come anche ai passi e i momenti più difficili.
Il sindaco di Ugento, insieme alla presidente del consiglio comunale hanno omaggiato la signora Maria con una particolare pergamena di augurio e compiacimento per il raggiungimento di un traguardo così importante “all’insegna dei più nobili valori familiari elevati ad esempi inesauribile di saggezza, rettitudine ed incondizionata propensione all’amore verso i propri cari e gli altri”. Ed è stata proprio questa la lunga vita di Maria Molla, per tutti “zia Maria, affettuosa e premurosa moglie, madre, nonna e bisnonna, per cui il regalo più grande è stato ricevere infine, per mano del nipote don Maurizio, una particolare e solenne benedizione apostolica a firma di papa Francesco in persona per la sua vita piena di grazie e doni celesti.
Un momento importantissimo per una famiglia, una comunità, una città che si è riunita per celebrare il valore immenso della vita.