Sono stati supereroi e supereroine - tra cui Capitan Marvel, Capitan America, Spiderman, Ironman e Hulk - a rendere indimenticabile il pomeriggio di ieri, per i piccoli pazienti dei reparti all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.
I loro supereroi preferiti, infatti, hanno fatto loro una visita a sorpresa, scendendo dal tetto dell’ospedale dove sono ricoverati per combattere la più importante delle loro battaglie: quella contro la malattia.
A travestirsi per regalare una giornata di svago ai bambini ricoverati sono stati i volontari dell’associazione senza fini di lucro “Sea-SuperEroiAcrobatici”, fondata da Anna Marras. A loro fianco anche il “CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento” e l’associazione “Cuore e mani aperte” presieduta dal cappellano del presidio ospedaliero, don Gianni Mattia.
“I bambini hanno la bellezza della magia negli occhi e attraverso il loro sguardo limpido e sincero quella magia passa per il tramite di un sorriso al loro cuore grande. Un bacino sulla “bua” per far passare il dolore, uno sguardo sotto al letto per scacciare i mostri, la fatina dei dentini, gli elfi nei boschi, Babbo Natale e il Coniglietto pasquale: ai bambini basta poco per sentire nel vento il dolce canto dei folletti - sono le parole con cui ha commentato l’iniziativa don Gianni Mattia -. Vorrei che noi adulti potessimo guardare al mondo con i loro occhi. Si accendono di gioia quando incontrano i loro eroi. Alcuni diventano timidi, ma li guardano tirando un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno con superpoteri è arrivato per ristabilire il giusto ordine delle cose. Sarebbe bello se bastasse un costume per risolvere ogni problema, ma forse noi adulti sbagliamo la prospettiva dalla quale osserviamo la situazione. Del resto un costume è solo un costume. Lo mostrano anche i film dei supereroi quando questi spogliati della loro armatura scoprono che il loro potere più forte è dato dal loro cuore, dalla loro umanità e dall’amore, dal prendersi cura degli altri. Ed ecco che da questa prospettiva noi tutti possiamo abbracciare l’armatura di un supereroe e fare la differenza per tutti quei bambini e bambine che emozionati si affidano a loro. E alla fine di ogni cosa, io li guardo e so che sono loro i supereroi e che ci salvano!”.