Chiesa in uscita non è solo azione verso i poveri, gli esclusi, gli ultimi della terra. La Chiesa in uscita, come suggerisce la Gaudium et spes, è anche “la comunità dei cristiani” che “si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia”.
Infatti, prosegue la Costituzione pastorale del Vaticano II, “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
È un po’ anche questo il senso della festa dei nonni organizzata in cinque sale parrocchiali della città capoluogo dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Associazione dei pizzaioli salentini, con Confartigianato e con l’Istituto alberghiero “Columella” di Lecce.
Nelle parrocchie di San Guido, San Giovanni Battista, San Vincenzo de Paoli, Sacro Cuore e Mater Ecclesiae tantissimi nonni hanno aderito all’iniziativa. Tra piatti di pasta, pizza e tanto altro… i nonni, insieme anche alle loro famiglie hanno cantato, chiacchierato e soprattutto sorriso per tutta la sera. Un momento di serenità e di gioia dedicato solo a loro.
Una esperienza di Chiesa in uscita che accoglie gli anziani e le loro famiglie, i poveri e i ricchi, gli italiani e gli stranieri senza alcuna differenza; ed è così che si fa esperienza viva il messaggio di Gesù: andate e annunciate a tutti il mio vangelo, non con le parole ma con i fatti e con la generosità di tutti.
Col cuore pieno di gioia alla fine di questa nuova e fruttuosa esperienza diocesana grazie all’intuizione provvidenziale di mons. Michele Seccia c’è solo da auspicare in una replica il prossimo anno, magari allargata a tutti gli altri comuni della diocesi.
La gratitudine a tutti i volontari, all’Agesci, ai pizzaioli, ai ragazzi dell’alberghiero… a tutte quelle persone generose che non si riconoscono in alcuna sigla se non in quella della carità evangelica.