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Nei giorni di sabato 30 novembre (dalle 18 alle 21) e domenica 1 dicembre  (dalle 9 alle 18), corso di clownterapia:   formatore don Gianni Mattia, perché  “regalare un sorriso è il più bel gesto del mondo”.

“Una  mattina di primavera il buon Dio si alzò e, seduto sulle rive di  torrente, iniziò la creazione di una nuova creatura. (…) Sotto lo sguardo stupito e perplesso degli angeli dette forma al clown. Dio ammirò il vestito coloratissimo, aggiunse il naso rosso poi disse: 'Gli uomini hanno smesso di ridere, (….) questa creatura che chiameranno clown sarà il riflesso del mio sorriso e sarà la luce dei miei occhi'”.

Questa la leggenda della creazione del clown raccontata nel libro “Con un naso rosso tutto posso. Esperienze di Clownterapia”: emozioni e vissuti straordinari in reparto.

Il libro, edito nel 2014 è stato curato da don Gianni Mattia, missionario clown per tutta la vita, come si definisce, cappellano ospedaliero del “V. Fazzi” di Lecce, fondatore dell’Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre Onlus”, che dal 2000 attiva progetti per alleviare la sofferenza e restituire dignità e sorriso a chi soffre.

Tra i progetti di successo la clownterapia, una forma di volontariato ospedaliero volto a migliorare lo stato psicologico dei pazienti pediatrici e psichiatrici, aiutandoli ad affrontare le terapie mediche e la degenza.

Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre don Gianni Mattia (clown Birillo) terrà il corso di clownterapia a Lecce, in luogo che verrà comunicato a breve, per insegnare ad entrare in simbiosi con l’altro, attraverso il sorriso e la disponibilità del cuore,  portare gioia e  speranza

L’idea di introdurre la Clowterpia anche a Lecce venne a don Gianni dall’incontro con Betty, giovanissima ricoverata nel Reparto di Rianimazione, impossibilitata a muoversi che commentò: “Non mi resta che ridere o piangere”.

Per portare il sorriso ed illuminare il buio della sofferenza arrivarono i clown in corsia con il loro camice bianco decorato con disegni coloratissimi, l’immancabile naso rosso e borse e valige con l’occorrente per portare letizia.

Il clown di corsia viene formato con competenze teatrali e di clownerie a cui si aggiungono altre di tipo socio psicopedagogico, per esercitare un’attività artistico-creativa fondata su tecniche mutuate dall’arte del clown.

I volontari clown sono presenti nei reparti di pediatria e di psichiatria degli ospedali salentini e presso altre strutture socio riabilitative del territorio.

Per informazioni e prenotazioni (entro il 21 novembre) al corso scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure compilare il form presente nella pagina del progetto clownterapia del sito dell'associazione.

 

 

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