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“È un gesto di umanità prima ancora che di carità. Chi ha sbagliato nella vita è nostro fratello e nostra sorella. Pertanto merita le attenzioni e la misericordia di tutti noi”. Così l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia ha presentato l’iniziativa di martedì prossimo 18 dicembre nell’Istituto di pena leccese.

“E la terza volta – ha detto durante la conferenza stampa condotta dal direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni don Antonio Murrone e svoltasi in episcopio - che la Caritas diocesana si impegna a far trascorrere un Natale diverso agli ospiti di Borgo San Nicola e a portare l’atmosfera delle feste dietro le sbarre. E lo fa ancora una volta mettendo insieme diverse energie: non solo quelle della comunità ecclesiale ma anche quelle della comunità educante (riferendosi ai i docenti e agli alunni di quinto anno dell’Istituto alberghiero di Lecce ndr) e quelle del volontariato e dell’associazionismo. Dimostrazione concreta di quanto fare rete sia indispensabile in qualunque azione che si voglia compiere ad indirizzo del sociale”.

A tavola siederà anche lui con le settanta ospiti del reparto femminile (la scelta quest’anno è caduta su di loro) della Casa circondariale di Borgo San Nicola. E con lui la direttrice dell’Istituto Rita Russo (in conferenza stampa rappresentata dal Comandante del corpo di polizia penitenziaria presso il carcere leccese Riccardo Secci) che da qualche anno ormai ha accolto con grande benevolenza la presenza della Caritas diocesana che opera con un centro ascolto e con un punto di distribuzione gratuita di farmaci, indumenti e prodotti per l’igiene personale.

Menù di lusso per l’occasione preparato dagli alunni dell’Istituto alberghiero “Presta Columella” di Lecce: Antipasti a base di crostini con paté di olive e pomodorini, bocconcini con speck e olive verdi, melanzane con scamorza affumicata, pizza rustica, pizza di patate e pittule. Due primi: risotto di zafferano con funghi porcini, noci e violette e crespelle aurora. Di secondo, arrosto di vitello con patate duchessa. E dulcis in fundo: panettone di Natale con crema al torroncino.

“L’appuntamento - ha aggiunto il comandante Secci - giunge a coronamento di una anno di grande collaborazione con la Caritas di questa Chiesa. Sinergie fruttuose che hanno registrato nella direzione del carcere e nella polizia penitenziaria non solo accoglienza ma anche sostegno attivo e coinvolgimento. Di tutto ciò è giusto dare merito a tutti gli agenti che hanno messo in campo volontà e professionalità per garantire serenità e sicurezza all’interno del carcere anche in occasioni straordinarie come quella di martedì”.

“I nostri alunni – ha ribadito il dirigente scolastico della scuola partner dell’iniziativa, Salvatore Fasano – al di là dell’aspetto didattico e professionale vivranno anche un’esperienza umanamente arricchente. La nostra presenza e il nostro servizio garantiti per il terzo anno consecutivo sono per il nostro Istituto motivo di orgoglio ma anche di gratitudine per la Caritas diocesana e per gli amici di Borgo San Nicola”.

Era presente alla conferenza stampa anche Carlo Mazzotta, presidente dell’associazione di volontariato “Vento Nuovo” che anche quest’anno darà all’iniziativa un prezioso supporto logistico.

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