Emozioni e tanta voglia di farsi ascoltare, conoscere, accogliere senza riserve. Erano Senegalesi, Nigeriani, Tunisini… Tutti ai piedi del presepe di Piazza Duomo per inaugurare insieme l'Albero della Vita.
Una installazione artistica nata dall'esigenza di un gruppo di giovani leccesi e immigrati provenienti da culture diverse di lanciare un messaggio di solidarietà e fratellanza.
Un'esigenza fatta propria dall’arcivescovo Michele Seccia, dal sindaco Carlo Salvemini, e dall'assessorato ai diritti civili guidato da Silvia Miglietta, che ieri pomeriggio hanno inaugurato l'albero e incontrato i promotori.
L'albero – hanno raccontato i giovani immigrati - è stato realizzato grazie a legni raccolti in riva al mare, giunti sulle nostre spiagge dopo un lungo viaggio. Addobbato con biglietti di auguri, speranze e racconti, è il simbolo di una città che nel corso delle festività natalizie è capace di includere e praticare l'accoglienza e la condivisione.
L’arcivescovo ha voluto ascoltare storie e pensieri (il video ne raccoglie solo qualche esempio). Ciascuno a modo suo ha potuto uscire allo scoperto e mettere in piazza sofferenze, sogni, progetti… Un segno profetico intorno al presepe, simbolo per eccellenza non solo dei principi della fede cristiana ma anche dei valori dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà.