Vi erano prodotti che si vendevano principalmente al mattino ed altri al pomeriggio; gli ambulanti più mattinieri, che comparivano con le prime luci dell’alba, erano quelli che vendevano lu sieru, il siero, il residuato del latte dal quale si era ottenuta la ricotta o il formaggio, con cui normalmente si preparavano zuppe di pane principalmente consumate dai bambini.
Quello del pomeriggio era il venditore di piò piò, lupini, che li proponeva a “quattro soldi” lu mesurieddhru, il misurino; dopo avere percorso a piedi alcune vie rionali, occupava un posto a dir poco strategico, dinanzi ad un cinematografo cittadino di frequentazione popolare perché, durante la proiezione del film, gli spettatori amavano sgranocchiarli.
Per approfondimenti: R. Barletta, Ci tene arte tene parte, Grifo, Lecce 2011