Secondo la tradizione leccese a Sant’Oronzo è dedicata non solo la grande festa patronale di fine agosto, ma anche in ottobre, nella terza domenica del mese, si fa solenne memoria del patrocinio presso il santuario di Sant’Oronzo fuori le mura, con una processione, purtroppo andata perduta nei secoli, e che celebrava un altro evento miracoloso che vede il santo come protettore della città anche da un terribile terremoto nel 1858.
In epoca antica si sa che la festa autunnale quasi eguagliasse, per splendore e solennità, quella di agosto. I fedeli, infatti, dopo aver trascorso la giornata in preghiera al santuario, conducevano processionalmente in città un’effigie della testa del martire racchiusa in una teca, Il corteo giungeva nei pressi di Porta Napoli quasi al tramonto e, dopo l’omaggio delle principali autorità civili ed ecclesiastiche, procedeva per la cattedrale tra centinaia di ceri e fiaccole ardenti che illuminavano il tragitto.
Da qualche anno si è ripreso il culto e la celebrazione dell’evento e anche quest’anno la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria alla quale afferisce il santuario ha organizzato la festa del Martirio di Sant’Oronzo.
Da domani 17 ottobre e fino al 19 ottobre, si svolgerà nel santuario (sospese le celebrazioni in parrocchia) il triduo di preparazione con la recita del rosario alle 18, e la messa presieduta dal parroco-rettore don Aldo Marzo con la preghiera a Sant’Oronzo alle 18:30.
Domenica 20 ottobre le messe festive alle 8:30 e alle 10:30 e la sera solenne celebrazione eucaristica alle 17:30 presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.