Ha destato un certo interesse, fra i cultori di studi oronziani, il trasporto a Lecce della statua argentea ostunese di Sant’Oronzo, destinata ad essere sottoposta ad un intervento di recupero (LEGGI QUI).
Il bellissimo simulacro, del resto, non era mai giunto prima d’ora nel capoluogo salentino. La scultura risale al 1794 ed è dunque più antica di quella custodita nella cattedrale di Lecce che i fedeli sono soliti ammirare nei giorni dell’undena. La statua argentea leccese infatti risale al 1864 ed è un ex-voto per la salvezza della città dalle ripetute ondate di colera che afflissero il Meridione fra il 1834 ed il 1838. Entrambe le opere dedicate al martire sono state realizzate a Napoli.
Ma quali sono le condizioni del Sant’Oronzo di Ostuni? “Siamo dinanzi ad un bene artistico dalla storia più che bicentenaria - spiegano il dott. Giuseppe Tritto e la dott.ssa Mariana Cerfeda, che cureranno il restauro - un’opera che, a quanto risulta, non è mai stata oggetto di alcuna azione conservativa salvo alcune modifiche novecentesche sulla base. Da una prima analisi è emerso che la statua presenta problemi di degrado estetico dovuti all'alterazione del metallo prezioso e problemi strutturali dovuti all'attacco da parte di insetti xilofagi dell’anima lignea interna che la sostiene. A questo punto risulta necessario procedere innanzitutto con lo smontaggio e la catalogazione degli elementi metallici in argento e in rame dorato che costituiscono il modellato scultoreo esterno. Si proseguirà poi alla disinfestazione ed al consolidamento della struttura di legno interna. Concluse queste fasi, passeremo alla pulitura, chimica e meccanica, dell’argento e del rame dorato. L'obiettivo di questo intervento di restauro è di bloccare, o per lo meno rallentare, i processi degenerativi della materia costituente l'opera, nonché di riconferire una corretta lettura della stessa. Ovviamente, ogni nostra azione sarà pianificata con la Sovrintendenza. Se la scultura non svelerà ulteriori problematiche, possiamo dire che riconsegneremo Sant’Oronzo all’abbraccio dei devoti ostunesi proprio per i giorni della sua festa”.