In preparazione alla Festa della famiglia che nella diocesi di Lecce si svolgerà domani, 10 giugno nell’anfiteatro della chiesa parrocchiale di Santa Maria della Porta in città (LEGGI) in preparazione all’Incontro mondiale delle famiglie in programma a Roma dal 22 al 26 giugno prossimi, Portalecce ospita alcune testimonianze di famiglie cristiane che si sforzano di vivere l’amore coniugale e genitoriale secondo il vangelo. Oggi si raccontano Roberto, Roberta e Maria Beatrice.
Era il 7 febbraio 2021, giornata internazionale della vita, quando abbiamo scoperto che qualche mese più tardi saremmo diventati mamma e papà.
Noi, eterni fidanzati, insieme fin dai banchi di scuola, avremmo accolto tra le nostre braccia una nuova vita. Una notizia che nessuno si aspettava, nemmeno noi: una gioia immensa che ha scombussolato tutti i nostri piani e ha completamente rivoltato le nostre esistenze.
Dopo l’entusiasmo iniziale, però è arrivata la consapevolezza di quello che stava realmente accadendo e la paura del giudizio altrui. Chissà cosa avrebbe pensato di questa gravidanza la nostra comunità: noi, da sempre attivi in parrocchia, ex catechisti, educatori del gruppo giovani e componenti del coro parrocchiale, proprio noi stavamo per mettere al mondo una creatura senza il sacramento del matrimonio. Una paura che ci siamo portati dentro per 5 mesi: mentre nascondevamo la pancia che nel frattempo cresceva, dentro di noi provavamo a giustificarci…
“In fondo siamo fidanzati da 18 anni, non è proprio un vero matrimonio ma è un’unione stabile e fedele. E poi se le nozze non sono avvenute è colpa anche della pandemia. Tutto sommato il corso prematrimoniale lo avevamo anche iniziato, poi il Covid ha bloccato i nostri piani”.
La verità è che in serbo per noi c’era un piano ben più grande. Ed è proprio il lockdown che ci ha fatto sperimentare quella prima forma di convivenza nel fine settimana che ha portato alla nascita di nostra figlia. Il sigillo di Dio nella nostra storia, la sua benedizione sul nostro amore che ha cancellato tutte le incertezze e i timori per il futuro.
Oggi Maria Beatrice ha 7 mesi ed è la mascotte della nostra comunità parrocchiale, che ci ha accompagnato e continua ad accompagnarci con l’affetto di una grande famiglia. Perché il giudizio è solo nelle nostre menti e i piani di Dio sono ben più grandi dei nostri miseri limiti umani.
Dal 7 settembre 2021 siamo marito e moglie per lo Stato, e ci siamo promessi che, se Dio vorrà, a breve lo saremo anche per la Chiesa.