Si è svolto nella chiesa matrice di Squinzano il rito celebrativo per. Il cinquantesimo anniversario di sacerdozio di don Attilio Mesagne.
La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia attorniato da tutti i sacerdoti amici e collaboratori di don Attilio. Un anniversario importante, non solo perché le nozze d'oro di don Attilio con la Chiesa sono di per sé un traguardo di tutto rispetto, ma soprattutto perché don Attilio per Squinzano e per tutte le altre comunità in cui ha operato è stato un motore pieno di vitalità, incapace di stare fermo, incapace di adagiarsi sugli allori, incapace di non stare in mezzo alla gente. Attualmente è amministratore parrocchiale della chiesa parrocchiale Madonna di Fatima, ma sovente. Lo si può ritrovare a Lecce o in giro per il paese o laddove c’è bisogno di aiuto. Non dimentichiamo poi tutti gli anni che ha trascorso alla Caritas, gestendola e facendosi amare dai collaboratori, dai volontari e dai poveri. da lui serviti.
Nel suo cinquantesimo, quando gli è stato chiesto di fare un bilancio della sua vita sacerdotale, don Attilio ha solo avuto una risposta: ‘Ho sempre messo al centro la Parola’ ed è questo il faro che lo ha guidato. In tutto questo tempo.
Sua Eccellenza Monsignor Seccia nell’omelia, non ha potuto che ricordare la dinamicità di don Attilio, evidenziando come questa si manifesti anche nel suo stile di guida. Ne ha ripercorso anche il cammino, sottolineando il suo sapersi rialzare anche nei momenti più dolorosi che hanno attraversato la sua vita, la perdita di persone importanti, come suo padre a cui era legatissimo. Don Attilio è considerato da tutti i sacerdoti della diocesi come un fratello maggiore a cui potersi rivolgere per qualsiasi necessità.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli