L’arcivescovo e i sacerdoti della Chiesa di Catania pellegrini in Puglia sulle orme di don Tonino Bello.
Tra i luoghi del vescovo salentino, anche la tappa a Lecce. L’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Luigi Renna, con una rappresentanza del clero diocesano, ha visitato la basilica di Santa Croce, la chiesa di Santa Chiara e, ovviamente, la cattedrale, accompagnati da una guida di ArtWork.
Accolti in duomo dal parroco, mons. Flavio De Pascali, il presule e il clero catanese si sono fermati in preghiera dinnanzi all’altare di Sant’Oronzo, nella speciale occasione del Giubileo Oronziano. Immancabile la salita in ascensore sul campanile, accompagnati dal presidente di ArtWork, Paolo Babbo, ammirando la bellezza al tramonto della Lecce vista dall’alto.
La santa messa è stata celebrata nella cappella di San Gregorio taumaturgo nell’antico seminario ed è stata presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia. “Celebrare la messa non diventi mai devozione. L’abitudine è la polvere che offusca lo splendore della ricchezza della nostra fede che dobbiamo sempre testimoniare - così l’arcivescovo Michele Seccia ai sacerdoti delle diocesi etnea -. Soprattutto l’impegno nella parrocchia, all’inizio è carico di tanti sacrifici, ma alla fine si rileva sempre arricchente e ci insegna ad essere testimoni della fede e collaboratori della gioia delle nostre comunità”. Rivolgendo il suo saluto a mons. Seccia per il dono della sua affettuosa accoglienza, l’arcivescovo Renna ha ringraziato il presule leccese per il “suo esempio paterno, una vera guida che, fin dall’inizio del suo episcopato, lo ha orientato verso la ricerca del vero e della bellezza”.
I sacerdoti-pellegrini hanno visitato il santuario di San Michele arcangelo e di San Poi a San Giovanni Rotondo sul Gargano, Trani e Castel del Monte, Ruvo e Molfetta, e ieri hanno concluso il loro viaggio di riposo e di fede ad Alessano, sulla tomba di don Tonino. La tappa più attesa.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli