Sarà una serata magica, la prima di una lunga serie, quella che andrà in scena oggi nel chiostro dell’antico seminario di Piazza Duomo.
Alle 21 nel corso di un evento semplice e riservato alle autorità, alla stampa e ai sacerdoti della diocesi di Lecce, mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, pugliese originario di Bitonto, darà il via alla nuova esperienza targata ArtWork: “Chiostro di luce” (LEGGI). Un’esperienza originale che prende le mosse dalla tecnica del videomapping per dare rilevanza e maggior valore ai monumenti di cui le città sono ricche.
Una iniziativa da prendere al volo già da domani 4 agosto, dalle 21 alle 24: la visita notturna del chiostro dell’antico seminario che, grazie ad un video mapping, in un gioco di luci, colori e proiezioni darà vita ad uno spettacolo che esalta l’arte, la storia, l’architettura, la fede e le tradizioni popolari della comunità leccese.
Per tutto il mese di agosto, inoltre, al nuovo “Chiostro di luce” si aggiunge un’altra sfida avvincente di ArtWork: l’orario di visita del campanile viene prolungato sino alla mezzanotte (ultima salita alle 23:45). Al chiostro si potrà accedere con un ticket dedicato (4 euro); inoltre, l’ingresso è consentito, gratuitamente, ai possessori del ticket del campanile del duomo, acquistato per il turno di visita dalle 21 alle 24. Ingresso libero al chiostro per i ragazzi entro i 29 anni che viaggiano con la famiglia.
ArtWork risulta tra le cinque cooperative vincitrici, selezionate su quaranta partecipanti, del bando “Co-operarte”, promosso dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana (di qui la presenza del neo vicepresidente Cei) e da Confcooperative, con il sostegno di Fondo Sviluppo e il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo. Il bando si pone, tra l’altro, l'obiettivo di favorire e supportare la crescita e lo sviluppo imprenditoriale delle cooperative che, in collaborazione con diocesi ed enti religiosi, sono impegnate proprio nella gestione del patrimonio culturale ecclesiastico (GUARDA).
