Con riferimento alle polemiche scaturite dalla diffusione di alcune notizie riguardanti i fatti accaduti ieri mattina a Palazzo Carafa, a margine della conferenza stampa di presentazione del programma dei festeggiamenti civili, religiosi e culturali in onore dei santi patroni, la Curia diocesana intende precisare quanto segue.
In primo luogo, si stigmatizza l’uso strumentale e divisivo di ogni accadimento relativo alla festa patronale che di per sé costituisce un momento di gioia e di comunione per la città e l’intero territorio salentino. Pertanto, si auspica che la figura super partes dell’arcivescovo, pastore di tutti, non venga mai tirata in ballo in polemiche di carattere politico.
In secondo luogo, pur senza entrare nelle libere ed autonome scelte di tutte le testate giornalistiche, chiamate a garantire la pluralità dell’informazione, si ricorda che l’arcivescovo ha da sempre favorito un sinergico dialogo costruttivo con le istituzioni locali. È a tal fine che al termine della menzionata conferenza stampa, ha chiamato accanto a sé il sindaco della città affinché le consuete interviste potessero coinvolgere congiuntamente l’autorità religiosa e l’autorità civile come accaduto gli anni precedenti nella medesima circostanza. Infatti, le relazioni tra i due rappresentanti istituzionali, sindaco e arcivescovo, fin dall’inizio del ministero episcopale a Lecce, sono state sempre caratterizzate dalla collaborazione e dal reciproco apprezzamento pur nel rispetto dei distinti ambiti.
In terzo luogo, si assicura che l’arcivescovo e l’intera diocesi hanno avuto e continuano ad avere cordiali e intense relazioni con l’emittente Tele Rama, contraddistinte da reciproca stima. Nella suddetta circostanza, l’arcivescovo non ha badato a quale testata avesse rilasciato l’intervista e il suo intervento successivo non era mirato a biasimare la citata tv locale quanto, piuttosto, a ribadire l’esigenza che, anche attraverso i media, sia resa visibile l’unità d’intenti tra autorità civile e religiosa per il bene della comunità.
Infine, l’avvicinarsi della festa patronale impone di chiudere - senza alcuna esitazione - ogni polemica, compresa quella innescata sui social network, e di concentrare ogni energia per il buon esito civile e spirituale degli eventi programmati, elementi essenziali dell’identità salentina.