Con una lettera inviata ai sacerdoti della diocesi, a firma del direttore don Nicola Macculi, la Caritas diocesana ha voluto rendere nota al clero leccese la nuova iniziativa a favore della Fondazione Casa della carità. Di cosa si tratta?
L’iniziativa si chiama “Una domenica a Casa” e, con il pieno sostegno della Caritas diocesana, ha l’obiettivo di “costituire - è scritto nella comunicazione - un registro annuale di adesione delle parrocchie, che per una sola volta all’anno provvederanno e prepareranno il pranzo domenicale (un primo, un secondo, un contorno, un frutto, un dolce, una bottiglietta d’acqua) per 120-130 persone senza fissa dimora”.
“La proposta - prosegue il testo della lettera - è quella di redigere, a partire dalla prima domenica di dicembre 2022, un registro di 52 adesioni (quante sono le domeniche in un anno, ndr) di gruppi parrocchiali”. Le singole parrocchie potranno prenotare una domenica a scelta, provvedere al necessario per il pranzo e consentire ad un gruppo di persone della comunità di vivere direttamente la forte esperienza formativa della preparazione e della distribuzione del pranzo festivo.
Com’è noto, oggi l’azione silenziosa della Casa della Carità che il 9 dicembre festeggerà il suo decimo compleanno (LEGGI), si realizza grazie al sostegno dell’8x1000 e delle donazioni liberali. Aiuti che cominciano a non essere più sufficienti a garantire i servizi di base quali la mensa e l’assistenza sanitaria per i vulnerabili della città. A Lecce i poveri sono in forte aumento e nei prossimi mesi sono destinati a diventare ancor più numerosi a causa del carovita sempre più crescente. “Sono fiducioso che farete del vostro meglio e per questo già da ora vi ringrazio - chiosa don Macculi”.
Accanto all’iniziativa “Una domenica a Casa”, la Fondazione ha lanciato anche il suo “Sos. Abbiamo bisogno di aiuto”. Sono richiesti ai benefattori aiuti (anche minimi) straordinari o, in alternativa, la possibilità di offrire un pranzo giornaliero. Per maggiori informazioni consultare il banner sotto.