Ieri 29 ottobre è stata festa nel Cenacolo Regina Pacis, la piccola chiesa costruita a Chisinau dalla Fondazione Regina Pacis e che accoglie la piccola comunità cattolica italiana presente nella capitale moldava.
Furono l’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi e lo stesso don Cesare Lodeserto a volere questa chiesa, in attività dal 2008, perché fosse un punto di riferimento per i fedeli di lingua italiana, sia residenti che di passaggio, oltre agli altri fedeli che partecipano alle liturgie.
L’arcivescovo Michele Seccia vi ha celebrato per la prima volta nell’ottobre del 2018, quando con un gruppo di sacerdoti ha visitato la missione leccese in Moldavia.
La chiesa si trova in prossimità di due case-famiglia della Fondazione Regina Pacis, per cui spesso alle liturgie sono presenti gli ospiti di queste strutture.
La celebrazione della liturgia di festa è stata presieduta dallo stesso don Cesare in quanto il vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa non ha potuto essere presente in quanto impegnato nella visita pastorale in alcune parrocchie nel nord della Moldavia.
Alla liturgia hanno partecipato alcuni sacerdoti e religiose della città, i dipendenti della Fondazione Regina Pacis e gli accolti delle case-famiglia. Non sono mancati i fedeli italiani, i volontari del servizio civile, gli amici moldavi ed altri amici.
Nel corso dell’omelia don Cesare ha ricordato la nascita di questa piccola chiesa, che lui chiama “la casa di Dio in mezzo alle case degli uomini”, spiegando il motivo delle numerose finestre. Ha anche ricordato l’accompagnamento nella costruzione dell’opera dell’arcivescovo Ruppi e la profetica vicinanza di mons. Cosa, che da sempre ha creduto in questa opera, pur augurando che ancor maggiore possa essere la presenza italiana alla liturgia.
La liturgia si è conclusa con la preghiera per la pace deposta ai piedi della Vergine Maria, invocata Regina della Pace.
Dopo la celebrazione un momento conviviale ha arricchito la gioia di stare insieme.