Dodici concerti nelle chiese barocche più rappresentative del centro storico, dal duomo a Santa Chiara, dalla basilica di Santa Croce a quella del Rosario; un grande successo di pubblico, in termini di partecipazione e di gradimento, per il ricco programma musicale che ha unito la musica classica a quella della tradizione popolare.
E in più un partecipatissimo concerto fuori programma, la sera del 7 gennaio, per ricordare il Papa emerito Benedetto XVI con l’esecuzione, da parte dell'Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento, del Requiem di Mozart all’interno della preghiera comunitaria in memoria di Joseph Ratzinger, presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, ad una settimana dalla morte.
A completare il programma della rassegna “Lecce, Natale in… musica, pittura, luce”, rassegna promossa da ArtWork, Fondazione “Splendor Fidei”, in accordo con l’arcidiocesi, il comune Lecce e il Conservatorio musicale, il videomapping natalizio, realizzato in collaborazione con AtFest, che dal 13 dicembre all’8 gennaio ha colorato e animato il chiostro dell’antico seminario con le immagini che hanno raccontato i temi della Natività. Protagoniste le opere delle maggiori e storiche botteghe dell’arte della cartapesta, alcune tele conservate nella basilica del Rosario, di Santa Croce e nel museo diocesano di arte sacra, e il presepe cinquecentesco del duomo. Nel solo giorno di Natale, con ingresso gratuito, il videomapping ha registrato oltre 1500 presenze.
Molto apprezzata anche l’esposizione di un’importante opera seicentesca - raffigurante l'adorazione dei Magi - del celebre pittore caravaggesco Andrea Vaccaro, proveniente da una collezione privata e messa a disposizione dalla società Benarte, presieduta da Luciano Treggiari: un vero “Capolavoro di Natale”.
“Accostarsi all’arte e alla cultura è un modo per avvicinarsi anche a Dio”, sottolinea mons. Antonio Montinaro, presidente della Fondazione Splendor Fidei. “Queste iniziative sono state un esercizio di fede, di relazione e anche occasione di nuova evangelizzazione”.
Proprio il concerto “In Oriente la sua stella - La notte dei Re Magi” a Sant’Irene, se da un lato ha evidenziato e rafforzato la collaborazione tra la Fondazione “La Notte della Taranta”, ArtWork, arcidiocesi e Fondazione Splendor Fidei, dall’altro ha espresso l’alto valore culturale dell’evento, riuscito a fornire una particolare lettura del grande repertorio della musica popolare, attingendo ai canti natalizi della tradizione. “Fede e convivialità sono intrecciate indissolubilmente con la nostra cultura popolare. Questa iniziativa ci aiuta a ricordarcelo, a sottolinearlo e a riscoprirlo nella nostra identità”, ha spiegato Massimo Manera nel suo saluto d’apertura al numerosissimo pubblico presente nella chiesa per assistere al concerto.
Un legame che ha rinnovato la volontà di costruire un percorso comune di valorizzazione dei rispettivi valori e asset culturali: iniziato con la partnership all’inaugurazione del nuovo ascensore del campanile a maggio 2022 e proseguito con lo scambio di auguri nel giorno dell’Epifania presso l’episcopio, alla presenza dell’arcivescovo Seccia, tra mons. Montinaro e Paolo Babbo, presidente, quest’ultimo di ArtWork, e i vertici della Fondazione “La Notte della Taranta” con il presidente Massimo Manera e il consigliere Graziano Vantaggiato.
“La partecipazione della gente e i numerosi apprezzamenti sulla qualità degli appuntamenti programmati ci confermano che cultura e turismo sono un binomio fondamentale per lo sviluppo di questo territorio”, rileva Paolo Babbo. “Il patrimonio architettonico e artistico, religioso ma non solo, viene valorizzato e vissuto quando diventa contenitore di altre esperienze artistiche, come ad esempio la musica”.