Schiena dritta e spalle forti e poi, passione e devozione. Sono i requisiti richiesti a chi vorrà avvicinarsi ad un’esperienza di volontariato originale.
In un momento in cui il risveglio della pietà popolare prova a sedare l’indifferenza religiosa, lo storico gruppo dei “Portatori di statue” che da molti anni è in prima linea in tutte le processioni che si svolgono a Lecce, lancia un appello: urgono forze fresche per un naturale cambio generazionale. L’età avanza per tutti e con essa gli acciacchi diventano sempre più fastidiosi. L’appello non è esclusivo, ovviamente, ma è rivolto soprattutto ai più giovani.
Spinti dalla fede e dall’amore per le tradizioni oggi “soffrono” la difficoltà del passaggio di generazione e si rivolgono ai giovani incuriositi dall’esperienza di portare a spalla le statue dei santi durante le processioni. Quante volte li abbiamo ammirati in abito scuro d’ordinanza con papillon nero e guanti bianchi. Spesso con il luccichio di gemelli dorati ad accomodare i polsini delle camicie candide… Ora, con l’avvicinarsi delle feste patronali, si affidano alla generosità di nuove mani forti e disponibili.
“Purtroppo nel corso degli anni - spiega Maurizio Conte, presidente dei portatori leccesi -, alcuni elementi del nostro gruppo, per ragioni di salute, hanno dovuto abbandonare e perciò sarebbe utile, affinché la nostra esperienza possa prolungarsi nel tempo, che persone più giovani di noi possano accostarsi alla nostra attività”.
Per info e adesioni: 3458163860.