In occasione del VII centenario della canonizzazione di San Tommaso d’Aquino, Papa Francesco ha designato come suo inviato speciale a presiedere la solenne celebrazione, il card. Marcello Semeraro prefetto del Dicastero delle cause dei santi.
Sarà infatti il porporato salentino a presiedere l’eucarestia domani, 18 luglio, alle 18.30, presso l’abbazia di Fossanova, nella diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno dove il San Tommaso morì il 7 marzo 1274 e dove rimase sepolto fino al 1369 quando i Domenicani decisero di trasferire le sue spoglie a Tolosa.
Proprio in occasione del triennio degli anniversari riguardanti San Tommaso d’Aquino: i 700 anni dalla canonizzazione (2023), i 750 anni dalla morte (2024) e gli 800 anni dalla nascita (2025), ai vescovi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Mariano Crociata, di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo, e di Frosinone-Veroli-Ferentino, Ambrogio Spreafico, è pervenuta una lettera di Papa Francesco. (LEGGI)
Ai tre vescovi, il Pontefice ricorda che “in quanto diocesi ‘aquinati’, ne custodite la memoria viva in questo lembo di terra benedetta e caratterizzata da un patrimonio storico unico, ecclesiale e civile, affido principalmente due compiti: la costruzione paziente e sinodale della comunità, l’apertura alla ‘verità tutta intera’ (Gv 16,13)”. Il Santo Padre, proseguendo, spiega che la reale sinodalità “è il crescere insieme in Cristo come membra vive e attive del Corpo ecclesiale, strettamente unite e collegate le une alle altre”. Circa l’apertura alla verità, invece, cita San Giovanni Paolo II il quale nella Fides et ratio ha affermato come “San Tommaso amò in maniera disinteressata la verità”, tanto che può essere definito “apostolo della verità”.
Ai tre vescovi, infine, il Papa ha affidato “la missione di saper trovare i linguaggi e gli strumenti adeguati affinché il pensiero di San Tommaso possa raggiungere tutti”.