È tornata “a casa” in silenzio e senza disturbare. Com’era nel suo stile: delicato, sensibile, coraggioso. Titti Martina ora è nel cuore di Dio.
E con lei avranno un posto speciale, proprio lì, tutti i bambini. Specie quelli più poveri. Quelli per i quali ha donato una parte sostanziosa della sua breve vita.
Instancabile, tenace, infinitamente altruista. Promotrice infaticabile di tanti progetti di carità che la spingevano, nonostante le terribili sofferenze, a guardare con fiducia sempre verso l’orizzonte. Lì dove la speranza non fallisce nemmeno dopo la morte. Provvidenza infinita di una fede incrollabile.
Già visitata dalla malattia, ultimamente, si era messa (con il suo angelo custode, il marito Sauro) anche accanto ai Giovani per la pace della Comunità di Sant’Egidio, nella sacrestia di Sant’Irene (nella foto), a preparare i pasti da distribuire ai senzatetto della città nelle ore serali.
Per questo, la comunità cristiana leccese oggi è in lutto. Perde un pezzo importante della sua azione di carità. Quella carità quasi invisibile, non istituzionalizzata, libera, generosa, genuina. Efficace, però: la storia non la cancella.
Hanno parlato di lei all’arcivescovo Michele Seccia, del suo amore per i poveri, della sua fede e della sua carità. Anche lui ha voluto salutarla qualche ora prima che chiudesse gli occhi per sempre: a lei ha portato l’affetto e la gratitudine della Chiesa locale.
Ma lei non aveva pensieri circoscritti: sognava in grande e guardava lontano. Con ForLife in Nigeria, in Kenia e poi ancora sul territorio avendo traghettato l’associazione Onlus fondata da Alessandro Carriero nella Fondazione di Comunità del Salento per avviare progetti di sviluppo per il territorio e per sostenere le indagini sociologiche sulle povertà a Lecce.
Ora era impegnata con ForLife all’apertura di un poliambulatorio solidale: per donare gratuitamente una visita specialistica – diceva – a chi non ne ha ancora diritto o non ha nemmeno la possibilità di pagarsi un ticket. Non resterà un sogno. Sicuramente.
Una missionaria dell’amore di Dio a tutto tondo. E non da sola: con la sua famiglia - Sauro e i suoi gioielli Gianmarco e Piersilvio - immersa in un’opera grande quanto il cuore di Dio. Dove ora ha trovato il sereno riposo. (V.P.)