Oggi 1° settembre, mons. Giancarlo Polito, segretario generale di Curia, maestro delle celebrazioni liturgiche episcopali e rettore della basilica del Rosario, festeggia il suo 80° compleanno. Portalecce gli dedica alcune pagine augurali.
1 settembre1943: un bimbo nasce da genitori cristiani nel territorio di Squinzano. I genitori, come del resto tutti i genitori, sono molto lieti per la nascita di un figlio.
Il papà, dopo alcuni giorni, si reca all’ufficio anagrafe del comune per registrare la nascita del figlio a cui dà il nome di Giovanni Carlo, ma da sempre chiamato Giancarlo. Non sto a descrivervi il percorso della vita trascorsa in famiglia, mi dilungherei molto.
Ad una certa età Giancarlo decide di entrare in seminario minore, in terza media nel 1958, deciso: “voglio farmi sacerdote”. I genitori non lo ostacolano, ma sono contenti. Anche qui la vita da seminarista, molto diversa dall’attuale perché molto rigida ma piena di amore per i ragazzi e giovani poi, segue un percorso regolare, confermandosi sempre più nel desiderio di proseguire nella vocazione, fino al raggiungimento del sacerdozio avvenuto il 17 maggio del 1970.
Caro don Giancarlo ci ricordi sempre di aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale dalle mani del Papa Paolo VI, oggi santo. II Papa parlando ai 277 tuoi confratelli di quel giorno tra l’altro disse: “…Voi capite con quale mentalità spirituale ed umana dovrete guardare il mondo, con quali sentimenti e con quali virtù il vostro Ministero, con quale dedizione e quale coraggio consumare la vostra vita in spirito di sacrificio unito a quello di Cristo”.
E tu, don Giancarlo, scusami se non ti chiamo monsignore, sei stato sempre e lo sei una cara persona molto affabile, rispettosa e comprensiva. Pertanto, dicevo, per ben 31 anni, i vescovi del tempo ti confermavano anno per anno, nel continuare a fare il parroco; quando ce lo riferivi ci mettevamo a ridere e dicevamo: “la Madonna della Luce ti vuole tra noi”. Tu, questi anni trascorsi nella comunità parrocchiale di Santa Maria della Luce in San Matteo, li hai messi molto bene in pratica, ed ora lo possiamo dire.
Hai sempre affermato che la chiesa di San Matteo (volgarmente detta), dopo la cattedrale, è la più antica e la più bella della città (basilica di Santa Croce a parte). È vero, ognuno si vanta della propria cosa si dice, ma non sei solo a dirlo, bensì lo dicono tutti i leccesi ed i visitatori che ogni giorno frequentano o visitano la chiesa.
Il giorno 8 gennaio 2023, giorno del tuo commiato da questa comunità parrocchiale hai detto: “Di strada ne abbiamo fatta tanta insieme, ma non ho voglia di fare bilanci, il conto finale ce lo farà il Signore quando chiuderemo gli occhi e saremo un giorno faccia a faccia con Lui”. Ed ancora: “Oggi voglio solo ringraziare il Signore per il dono della vita e della vocazione e poi i vescovi che si sono succeduti da Minerva a Mincuzzi, da Ruppi a D’Ambrosio fino a Seccia che per me è un padre, modello di vangelo vivente e di profonda spiritualità”.
Una raccomandazione forte hai dato a tutti i parrocchiani: accettare come dono del Signore il nuovo parroco mons. Vincenzo Marinaci. Cosa che noi tutti abbiamo subito messo in pratica, accogliendolo ed amandolo come fosse parroco di vecchia data.
Non mi sento di elencare tutte le attività sociali e pastorali che il nostro caro don Giancarlo ha svolto a San Matteo e non solo, con accoglienza, attenzione, cura spirituale, ascolto, pazienza, competenza, sacrificio, sollecitudine, dignità, gioia ed amore. Sempre con il sorriso sulle labbra e con grande disponibilità.
Mi permetto, però, caro don Giancarlo di ricordare brevemente qualche attività, senz’altro dimenticandomene alcune e, sono certa, mi perdonerai.
Sei stato un ottimo sacerdote in tutto, specie nelle liturgie che hai ben preparato e fatte partecipare da noi tutti, trasmettendo ad ognuno quella spiritualità essenziale per vivere cristianamente e santamente la celebrazione dei divini misteri. Hai voluto l’Azione cattolica con, in particolare, il settore adulti. Hai aiutato diverse famiglie nelle necessità morali, spirituali e bisognose di aiuto materiale. Hai unito in matrimonio tantissime coppie e moltissime non della parrocchia che hanno scelto la chiesa di San Matteo sia per la sua bellezza sia per il tuo disponibile e sereno consenso.
Hai confermato diversi coniugi nelle loro ricorrenze dei 25 o dei 50 anni di anniversario di matrimonio. Hai amministrato il sacramento del battesimo a centinaia di bambini figli o no delle coppie unite precedentemente in matrimonio sempre da te. Ogni bimbo, al termine della cerimonia, veniva preso tra le tue braccia e sorridente lo mostravi a tutti i presenti indicandolo come nuovo figlio di Dio entrato a far parte della comunità cristiana. Hai preparato, grazie alla collaborazione attiva delle tue preziose catechiste, tanti bambini al sacramento della riconciliazione, dell’eucarestia e della cresima.
Forse e senza forse c’è molto altro da dire; nella tua lunga esperienza di uomo e sacerdote, hai maturato anche il dono di leggere negli occhi e nel cuore delle persone.
Non ti sono mancate certo altre attività in seno alla Chiesa diocesana ed in particolare: docente di religione per lunghi anni, cappellano nel carcere giudiziario, cancelliere arcivescovile presso la Curia di Lecce, maestro delle cerimonie episcopali e liturgiche, definito da mons. Seccia il patriarca, assistente spirituale dei Cavalieri dei Santi Maurizio e Lazzaro e dell’Ordine equestre costantiniano di San Giorgio, presidente del Capitolo Cattedrale ed altre cariche che mi sfuggono o che non conosco.
Quel bimbo nato il 1° settembre 1943, oggi è qui tra noi nel compimento dei suoi 80 anni trascorsi, ringraziando i suoi genitori che lo seguono dal cielo, sotto la guida del Signore, della protezione della Beata Vergne Madonna della Luce e di San Matteo. È il nostro amato monsignor Giancarlo Polito.
In questo giorno del tuo ottantesimo compleanno rendiamo grazie al Signore per la tua vita, il tuo sacerdozio e, formuliamo, caro don Giancarlo, a nome dei parrocchiani e dei numerosi fedeli che frequentano la parrocchia, pur non appartenendovi territorialmente, un grande grazie per tutto e ti auguriamo ancora un fecondo ministero sacerdotale nella basilica della Madonna del Rosario, che è stata affidata alle tue cure da mons. Michele Seccia e per tutto quello che potrai fare per il bene della diocesi. Grazie e di nuovo auguri.