0
0
0
s2sdefault

La coincidenza sarà pure fortuita vista la contemporanea congiuntura internazionale che accanto alla guerra in Ucraina registra negli ultimi giorni una terrificante escalation del conflitto in Terra Santa ma, generalmente, le terre di missione oltre che da povertà materiali e da fame di vangelo sono spesso attraversate da lotte armate interne: la pace e la giustizia sociale camminano sempre insieme per la comunità cristiana.

 

 

 

Ecco perché, volentieri, l’arcivescovo Michele Seccia non ha voluto dissociare la Veglia missionaria diocesana dalla Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione, indetta per oggi 17 ottobre dalla Conferenza episcopale italiana.

Stasera, alle 19,30, la comunità diocesana si stringerà intorno al pastore presso il monastero delle Clarisse, in via Adriatica a Lecce per celebrare la Veglia missionaria diocesana, durante la quale non solo si pregherà per le missioni, ma ma si invocherà anche il dono della pace, “che si realizza non soltanto con il silenzio delle armi, ma con gesti e atteggiamenti di carità – scrive l’arcivescovo nella lettera inviata ai sacerdoti della diocesi per l’occasione (LEGGI)”.

“Per la Giornata missionaria mondiale di quest’anno - scriveva don Gianni Ratta, direttore dell’Ufficio missionario diocesano - Papa Francesco ha scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». Attraverso l’esperienza di questi due discepoli che, nell’incontro con Cristo risorto, si trasformano in attivi missionari. Papa Francesco richiama prima di tutto il valore della Parola di Dio per la vita dei battezzati: «La conoscenza della Scrittura è importante per la vita del cristiano, e ancora di più per l’annuncio di Cristo e del suo Vangelo» «Gesù, infatti, è la Parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore». In un secondo passaggio del suo messaggio il Papa ci sottolinea l’importanza dell’Eucarestia: «Occorre ricordare che un semplice spezzare il pane materiale con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario. Tanto più lo spezzare il Pane eucaristico che è Cristo stesso è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa». Infine, il Papa ci ricorda l’importanza del mantenere viva la missione con l’impegno di ciascuno e con la preghiera per le vocazioni missionarie: «L’immagine dei “piedi in cammino” ci ricorda ancora una volta la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra»”.

Per chi non potrà intervenire alla Veglia diocesana o ad altre iniziative comunitarie delle parrocchie, l’Ufficio diocesano di pastorale della famiglia e della vita diretto da don Giovanni Serio, in collaborazione con Portalecce, ha preparato “Preghiamo in casa per la pace”, una breve proposta di preghiera nelle famiglie da recitare tutti insieme stasera all’ora di cena (SCARICA).

 

 

 

Forum Famiglie Puglia