È un giorno speciale oggi per la Chiesa di Lecce. L’arrivo del card. Matteo Zuppi, per ciò che egli rappresenta per la Chiesa italiana e per la Chiesa universale, è un evento destinato a restare a lungo nella memoria storica della diocesi guidata dall’arcivescovo Michele Seccia.
Sua la ferma volontà di ricordare il Venerabile don Tonino Bello nel trentesimo anniversario dedicandogli una giornata e invitando a Lecce colui che da pochi mesi è stato incaricato da Papa Francesco ad essere suo personale ambasciatore di pace nei territori feriti dalla guerra. La sua presenza a Lecce è anche testimonianza della fedeltà e della comunione della Chiesa di Lecce con la Chiesa di Roma.
“Don Tonino aveva il gusto della comunione - sono parole del card. Zuppi in un passaggio dell’omelia pronunciata a Molfetta lo scorso 20 aprile, giorno dell’anniversario della morte del Venerabile -. Per lui le parole camminare e insieme erano inseparabili e rendevano ragione l’una all’altra: non c’era altro modo di camminare se non insieme e non c’era altro motivo di stare insieme se non per camminare. La Chiesa non è fatta per essere stanziale, per chiudersi nell’autocontemplazione, ma per camminare nelle strade degli uomini. Se restiamo stanziali finiamo inevitabilmente per discutere su chi è più grande e il servizio diventa considerazione personale e non dare considerazione al prossimo!”.
Il cardinale sarà a Lecce per poche ore, tante quante per poterlo ascoltare e pregare con lui per la pace. Primo appuntamento alle 16 nella chiesa di Sant’Irene. Qui il card. Zuppi interverrà in un incontro dal titolo “Tra diluvio e arcobaleno: don Tonino e l’impegno per la pace”, un evento organizzato dalla diocesi in collaborazione con la Fondazione don Tonino Bello. Dopo i saluti dell’arcivescovo Seccia e di mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, interverrà il card. Zuppi. A moderare l’incontro sarà Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione.
Alle 18, invece, il presidente della Cei presiederà l'eucaristia in cattedrale. Concelebrano con lui il card. Salvatore De Giorgi, gli arcivescovi Seccia, Neri (Otranto) e Pezzuto; i vescovi Angiuli, e Palmieri e il clero diocesano e religioso.
La messa - con la regia di Paolo Longo e il commento di Francesco Capoccia - sarà trasmessa in diretta tv sulla pagina Fb di Portalecce e su Tele Dehon (ch 19).
L’Ufficio liturgico diocesano ha già stabilito la scaletta dei canti per la liturgia eseguiti dal Coro polifonico diocesano diretto dal maestro Tonio Calabrese. Questi i titoli dei canti: Rallegrati Gerusalemme, Sull'altare noi ti offriamo (A. Calabrese), Il Signore è il mio pastore (M. Frisina), Salve Regina (greg.). Ordinario tratto dalla Messa semplice di Padre Igino Ettorre. La melodia del salmo responsoriale è stata composta per l'occasione dal maestro Joseph Sole' Coll, primo organista della basilica di San Pietro in Vaticano.