In preparazione alla Festa dei giornalisti che a Lecce si svolgerà nella basilica di Santa Croce domenica 28 gennaio, Portalecce ospita i contributi di alcuni giornalisti salentini sul tema del Messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni 2024: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore. Per una comunicazione pienamente umana”. Oggi è la volta di Marcello Favale.
Le notizie contraddittorie di questi ultimi mesi che coinvolgono il rapporto tra cittadini e mondo dell’informazione, le “magnifiche sorti e progressive” dell’Intelligenza Artificiale che strappano commenti ammirati di tanti e paure irrazionali ancora più numerose, entrambe basate sul sentito dire, interrogano direttamente gli addetti del mondo dell’informazione.
Le sollecitazioni che vengono da Papa Francesco, tra i più attenti a cogliere le conseguenze della confusione che incide negativamente in questo settore fondamentale, spinge gli addetti ai lavori - ma non solo - ad affrontare con mente e cuore collegati ma liberi da preconcetti, una rivoluzione che non mancherà di incidere nei rapporti sociali nel prossimo futuro.
Se il progresso e la tecnologia non si possono fermare con le barricate o con i negazionismi, è necessario che siano le regole globali ad intervenire, per evitare che l’Intelligenza Artificiale produca vantaggi per i pochi che la controllano, e danneggi invece i molti che la subiscono. Nel campo dell’informazione già si avvertono rumori di terremoti in questo momento di transizione, senza regole. Nonostante sia stato dimostrato che non si può affidare completamente la parabola informativa all’Intelligenza Artificiale, per il pressapochismo e l’approssimazione che l’AI dimostra nei suoi prodotti, le grandi aziende del settore stanno già eliminando parte del capitale umano dai loro budget.
Ecco perché è necessaria una nuova etica dell’informazione, senza indifferenza, anzi con la partecipazione interessata anche dei cittadini fruitori dei servizi informativi, per evitare di appaltare alla tecnologia argomenti che devono essere verificati e sui quali ci si deve confrontare per evitare conseguenze morali e materiali che le ultime vicende dimostrano essere sempre quelle meno considerate.
Purtroppo, anche alle nostre latitudini la riduzione del capitale umano - leggi licenziamenti e chiusure di redazioni - sta penalizzando tante famiglie e sta riducendo gli spazi informativi di intere realtà territoriali. Per questo le necessità etiche e sociali non devono passare in secondo piano mentre si prepara la rivoluzione, che non sarà “un pranzo di gala”, ma per la quale bisognerà preparare almeno le regole per chi si dovrà “sedere a tavola”.