Lo scorso 28 febbraio l’arcivescovo Michele Seccia ha nominato don Vito Caputo, in quanto vicario generale dell’arcidiocesi, presidente della Fondazione Casa della Carità di Lecce.
È lo stesso statuto della Fondazione, nata per volontà dell’arcivescovo emerito mons. Domenico D’Ambrosio - qualche tempo dopo l’inaugurazione della Casa della Carità di Lecce (LEGGI) affinché ne diventasse l’ente gestore - a prevedere che il presidente coincida con la persona del vicario generale pro tempore. Predecessori di don Vito, sono stati, infatti, mons. Pierino Liquori, mons. Flavio De Pascali e mons. Luigi Manca.
La Fondazione, gestendo la Casa con tutti i suoi servizi collegati, offre ai poveri uno spazio di accoglienza e rigenerazione offrendo una seconda possibilità a chiunque chieda aiuto, costruendo insieme un cammino di rinascita e reinserimento sociale che possa condurre la persona verso una vita serena e autonoma. Per don Vito, dunque, un altro gravoso compito che va a sommarsi a quello già impegnativo di vicario generale.
Nei giorni scorsi, inoltre, l’arcivescovo Seccia ha scelto don Mattia Murra, in qualità di parroco di Santa Maria del Popolo in Surbo, come rettore delle chiese di San Giuseppe e di San Vito e lo ha anche nominato padre spirituale delle annesse confraternite.
Infine, mons. Seccia ha costituito, ad quinquennium, il Servizio diocesano per la tutela dei minori composto dall’avv. Luca Monticchio (referente), dal prof. Marcello Tempesta, dal dott. Eupremio Luigi Greco e dalla prof.ssa Maria Rosaria Manca.