La ricorrenza del Corpus Domini è il prolungamento della memoria del Giovedì Santo, in cui alla vigilia della sua passione il Signore istituì il memoriale della sua perpetua presenza tra gli uomini e le donne di ogni tempo.
Nell’occasione di questa solennità si porta in processione in un ostensorio un’ostia consacrata per permettere alla comunità di fedeli di unirsi nell’adorazione di Gesù presente nel sacramento, vivo e vero. Infatti, la processione vuole essere segno della condizione della Chiesa, popolo di Dio in cammino con Cristo e dietro a Cristo; un popolo che sa di non avere stabile dimora in questo mondo e cammina per le vie della città terrena verso la Gerusalemme celeste. Il camminare tra le case delle nostre città indica anche come la Chiesa, popolo santo di Dio, è chiamata a dare testimonianza di sé al suo Signore e ad essere missionaria per annunziare il vangelo della carità.
L’arcivescovo Michele Seccia, stasera, 2 giugno alle 19, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio a Fulgenzio, presiederà la celebrazione eucaristica, al termine della quale si snoderà la processione che percorrerà, uscendo dal santuario diocesano, alcune tra le principali vie del centro della città: Via Monte San Michele, Piazza Mazzini, Via Trinchese, Piazza Sant’Oronzo, Corso Vittorio Emanuele, infine Piazza Duomo, dove l’arcivescovo, dal sagrato della chiesa cattedrale, impartirà la solenne benedizione eucaristica, a conclusione dell’evento.
Sarà bello accogliere l’invito dell’arcivescovo, rivolto a tutto il popolo di Dio di "unirsi in preghiera, invocando il Signore anche per la pace nel mondo e adorarlo non tanto da spettatori che attendono il passaggio della processione per un fugace segno di croce ma da pellegrini, da camminatori dietro all'Eucarestia, cercatori di Dio alla sequela del vangelo".