L’amministrazione comunale è in dirittura d’arrivo per completare il calendario degli eventi civili della festa dei Leccesi in onore dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato che, come annunciato più volte dal sindaco Adriana Poli Bortone, quest’anno dureranno 5 giorni: dal 23 al 27 agosto.
Nei giorni scorsi, intanto, la diocesi ha diffuso il programma delle celebrazioni religiose e degli eventi culturali organizzati dalla Chiesa locale (LEGGI), lo stesso programma verrà incluso anche nel manifesto che sta allestendo il comune di Lecce.
È fuori di dubbio che gli eventi sacri centrali e più attesi dalla città e dalla comunità cristiana, siano la processione con i simulacri dei tre santi del 24 agosto alle 18,30 con il Messaggio dell’arcivescovo alla città e il solenne pontificale del 26 agosto, spostato alle 20 di sera per facilitare la partecipazione di chi vuole difendersi dal caldo agostano. Entrambi gli appuntamenti religiosi saranno trasmessi in diretta esclusiva sul web da Portalecce tv (pagina Facebook) e in tv da Telerama (ch 15).
La processione partirà dalla cattedrale e, dopo aver attraversato Piazza Duomo, si snoderà attraverso il seguente itinerario: Corso Vittorio Emanuele II, Via Petronelli, Via Degli Ammirati, Piazza Vittorio Emanuele II, Via Federico d’Aragona, Via dei Perroni, Viale Lo Re, Via XXV Luglio, Via Trinchese, Piazza Sant’Oronzo, Corso Vittorio Emanuele II e ritorno in Piazza Duomo. L’arcivescovo Michele Seccia pronuncerà il suo messaggio dall’ingresso dell’antico seminario, oggi anche sede della Curia arcivescovile e Museo diocesano di arte sacra.
Il pontificale del 26 agosto, come annunciato, dal card. Angelo De Donatis, dallo scorso 6 aprile nuovo Penitenziere Maggiore, a capo, cioè, della Penitenzieria Apostolica, il più antico dicastero della Curia Romana. La Penitenzieria Apostolica, più volte definita da Papa Francesco "il tribunale della misericordia", è il tribunale supremo della Chiesa cattolica e si occupa soprattutto di concedere il perdono al penitente in casi particolari.
Il card. De Donatis, settant’anni, è originario di Casarano, nella diocesi Nardò-Gallipoli. Prima di assumere l’incarico di Penitenziere Maggiore, per sette anni, dal 26 maggio 2017 al 6 aprile 2024 è stato Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma e arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano.
Ha iniziato il suo percorso vocazionale da adolescente entrando nel seminario regionale liceale di Poggio Galeso a Taranto e ha proseguito gli studi teologici nel Pontificio Seminario Romano Maggiore frequentando prima l’Università Lateranense e poi la Gregoriana, dove ha conseguito la Licenza in teologia morale.
È stato ordinato sacerdote dal vescovo Rosario Mennonna il 12 aprile 1980 per la diocesi di Nardò‑Gallipoli e dal 28 novembre 1983 è incardinato nella diocesi di Roma.
Più volte vicario parrocchiale nelle parrocchie romane di San Saturnino e dell’Annunziata a Grotta Perfetta, dal 2003 al 2015 è stato parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio. Nel suo ministero ha svolto anche i seguenti incarichi: insegnante di religione; addetto alla Segreteria generale del Vicariato: archivista della Segreteria del Collegio cardinalizio; direttore dell'Ufficio clero del Vicariato di Roma; direttore spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore; membro del Consiglio presbiterale diocesano e del collegio dei consultori.
È stato nominato da Papa Francesco vescovo ausiliare di Roma, con la sede titolare di Mottola, il 14 settembre 2015 e dallo stesso Pontefice è stato creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 28 giugno 2018, con il titolo di San Marco.