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Ieri mattina, presso il salone dell’episcopio in Piazza Duomo a Lecce, è avvenuta la conferenza stampa di presentazione del suggestivo programma delle “Notti Sacre”, la prestigiosa rassegna di musica sacra, giunta a Bari alla sua quattordicesima edizione, ideata da mons Antonio Parisi, che le chiese di Lecce ospitano per il secondo anno consecutivo.

 

 

 

L’iniziativa nata nelle chiese del centro storico del capoluogo regionale, ha come obiettivo, quello di proporre a un pubblico sempre più vasto l’unione tra la visita di luoghi di culto, di grande valore artistico, al benessere psicofisico indotto dalla musica. Aprire dunque le porte di luoghi consacrati, in genere frequentati esclusivamente in occasione delle funzioni religiose, per renderli palcoscenici di concerti ispirati dalla spiritualità e con la capacità di intercettare pubblici diversi, tanto quello autoctono quanto quello dei viaggiatori, sia gli amanti della musica classica e antica in generale quanto gli appassionati di sonorità contemporanee e progetti sperimentali.

La seconda edizione leccese di “Notti Sacre” avrà inizio domenica 22 settembre e terminerà il 20 ottobre. Come da programma (VEDI SOTTO) sono previsti cinque appuntamenti serali, a ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti, che avverranno nella chiesa di Maria Santissima Assunta in Cattedrale, nella chiesa di Sant’Irene, due spettacoli nella Basilica di Santa Croce e nella Basilica del Rosario.

“La musica sacra aiuta la gente a riflettere e, perché no, a pregare”, queste le parole dell’Arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia che ha espresso il suo entusiasmo per l’interessante iniziativa invitando tutti “a godere della bellezza artistica dei luoghi sacri e a metterci in ascolto della musica come fonte di meditazione”.  Durante la presentazione è intervenuto mons. Antonio Parisi, docente per 38 anni al Conservatorio barese “Niccolò Piccinni”, che ha evidenziato infine i frutti positivi della collaborazione sia tra Arcidiocesi di Bari-Bitonto e quella leccese, sia tra l’associazione Vallisa Cultura e ArtWork, “che ha già prodotto, dall'avvio del servizio a Bari, oltre 10mila presenze in tre mesi per il Museo diocesano: una rete nata per seminare bellezza”.

, per consentire ad eventuali visitatori mirati, anche di gruppo, di programmare gli spostamenti per tempo. Dello stesso avviso anche il presidente di Artwork, Paolo Babbo, che ha ritenuto di grande importanza l’opportunità collaborativa “volta a sollecitare la sensibilità culturale dei visitatori”, auspicando inoltre la volontà di lavorare per elaborare quanto prima i contenuti della prossima edizione.

“Sonorità raffinate e in grado di sollecitare certamente un pubblico selezionato - ha affermato il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone - ma certamente apprezzate dalla generalità dei leccesi per la loro propensione a suscitare emozioni e per la loro funzione educativa, che induce a riflettere su valori che la nostra società ha messo da parte”.

Infine don Michele Giannone, direttore della sezione di musica sacra dell’Ufficio liturgico diocesano, è intervenuto spiegando come “la musica sacra può essere il tramite per elevare il nostro spirito verso il cielo” e ringraziando il presule leccese per il sostegno verso “la pastorale della bellezza”, ha anticipato che “il prossimo anno, probabilmente, il numero dei concerti baresi e leccesi si equivarrà”, infatti a Bari saranno previsti 24 concerti.   

La rassegna di concerti è realizzata da Vallisa Cultura in collaborazione con Arcidiocesi di Bari-Bitonto, Arcidiocesi di Lecce e ArtWork, e sostenuta dal Ministero della Cultura con il Fondo unico per la cultura, del patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, Regione Puglia, Comune di Bari, Comune di Lecce, Acquedotto Pugliese, e del supporto di ArtEcclesiae Bari-Bitonto, Fondazione Splendor Fidei e Portalecce.

 

 

 

 

 

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