In trecento circa - contro ogni più rosea previsione essendo un sabato sera, per lo più fedeli laici - hanno partecipato, ascoltato e riflettuto nell’incontro di approfondimento biblico diocesano, in vista del Giubileo del 2025, guidato ieri sera nell’Oratorio “Maria del Popolo” di Surbo, dalle sollecitazioni della prof. Rosalba Manes, evento introdotto e presieduto dall’arcivescovo Michele Seccia.
“Pellegrini di Speranza” il tema dell’Anno Santo indetto da Papa Francesco. E sulla speranza si è soffermata la docentedi teologia biblica partendo sia dalla Lettera di San Paolo ai Romani citata nella bolla di indizione del Giubileo, che dal brano del vangelo di Giovanni della Samaritana.
L’imprevedibilità di questo futuro porta forse oggi a guardare con occhi e cuori spenti alla speranza. Gli spunti sono stati quindi numerosi, complessi ma intensi per scoprire l’importanza del dono della speranza che, come ha affermato l’arcivescovo, “non è essenziale solo in vista del Giubileo, ma per tutta la vita di un cristiano che deve trovare senso e concretezza nella virtù teologale”. L’invito della professoressa consacrata dell’Ordo Virginum, tramite anche la sua esperienza sia accademica che di spiritualità, è di vivere la Parola nella speranza principalmente in quattro modi: innanzitutto con l’incontro vero con Gesù che toglie tutte le maschere e conduce alla verità soprattutto di se stessi, poichè la Parola aiuta proprio in questo; poi comprendendo che nell'incontro tra Gesü e la samaritana emergono i bisogni del cuore umano: la sete di acqua (la propria sopravvivenza), di amore (la relazione più alta con l'altro) e di adorare Dio (l'esperienza della comunione con Dio). E quindi chiederci presso quali “pozzi" ci si disseta? Da qui essere poi missionari attenti alla sete del mondo, perché sia nelle gioie che nelle difficoltà si scopre e si comprende la vera speranza. E così il Salvatore, speranza del mondo, diventa Salvatore nostro, della nostra vita, del nostro quotidiano, dei nostri progetti e ci mostra la via della speranza in cammino verso il Giubileo come veri Pellegrini di Speranza.
L’incontro si è poi concluso con una cena e condivisione fraterna offerta a tutti i presenti grazie all’importante contributo delle confraternite del centro storico di Lecce rette dal dinamico e generoso priore Claudio Selleri.
Il cammino verso il Giubileo è iniziato: da Lecce si muovono già i primissimi passi verso Roma e verso un Anno Santo di speranza e di incontro con Dio e con i fratelli.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli.