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Writing and reading workshop (Wrw), questo il metodo che guiderà il percorso formativo del laboratorio di scrittura creativa per il nuovo anno nel seminario diocesano di Lecce.

 

 

 

 

Un metodo nato negli anni ’70 del Novecento negli Stati Uniti e poi diffusosi, poi, in Italia a seguito delle numerose sperimentazioni didattiche. Un metodo che consente di esercitarsi come in una “bottega”. Si scrive, si ri-scrive, si condivide e poi si ri-scrive ancora. È importante apprendere a stendere un testo autobiografico e si scrive condividendo per il tramite della lettura. Un modo sinergico e personale, ma al tempo stesso collettivo e plurale, per narrare di sé e della propria vita spirituale (qui nello specifico!). Il Wrw servirà per l’attività formativa della comunità del seminario diocesano: i giovani seminaristi che hanno intrapreso l’importante cammino vocazionale saranno chiamati a raccontare per raccontarsi, per crescere nella vita comune e in relazione con il proprio essere in ricerca.

È significativo condividere con i lettori, attenti e sensibili, alcune prime idee emerse dal principio del laboratorio iniziato lo scorso 10 ottobre.

«La mia fede è notevolmente giovane (…) e la mia mia relazione con il Signore è nata quasi per miracolo durante il cammino di preparazione al sacramento della Confermazione. I miei sogni relativi a questo percorso mi portano a guardare a questa vita come dono concesso giorno dopo giorno. (…) Vivere in questa comunità di fratelli non può che essere cosa gradita a Lui e motivo di confronto con temi e idee che motivano nel cammino. Oggi è il mio primo giorno in seminario, è tutto ancora prova, nulla è deciso, ma qui trovo solide “fondazioni” su cui voglio sia poggiata la mia esistenza» (Emanuele).

«(…) Ho ripreso il mio cammino in seminario, un inizio particolare perché è come ripartire da zero, ma è anche un riprendere quanto precedentemente lasciato. Quest’anno sarà ricco di emozioni, ma anche di attese per la scelta futura. (…) Ricomincio questo percorso con una nuova consapevolezza di me stesso e di una maturità acquistata con la fede» (Francesco).

«(…) Giunto a questo punto del mio cammino in seminario mi pongo due domande: per chi? Perché? (…) Sono qui in Seminario per comprendere la via da seguire. In silenzio mi metto in ascolto. In silenzio ascolto una voce che c’è ma non vedo… la preghiera sarà lo sgabello sul quale appoggiarmi, perché sono sicuro che nella preghiera io ascolto Dio e Dio ascolta me. Lui è l’amico vero che mi conosce» (Michele).

«(…) È bello ripartire, ripartire soprattutto guardando al futuro con tanto entusiasmo e con grandi novità all’orizzonte. Sono maggiormente consapevole del percorso che sto affrontando. Inizio questo nuovo anno con tante esperienze nello zaino. (…) Ho uno sguardo più ampio nel futuro. Nonostante la formula di seminario che stiamo sperimentando quest’anno ci vedrà più vivere fuori che dentro… tutto questo lo leggo come una ulteriore importante opportunità di crescita. E anche questo laboratorio di scrittura mi aiuterà ad imparare a scrivere di me meglio e con più coraggio» (Matteo).

Piccoli primi timidi esperimenti di scrittura personale che diventa pubblica (volutamente!) per con-dividere - con la comunità diocesana - un cammino che non è compiuto da soli, ma col sostegno di tutti. Rileggere questi pochi semplici passaggi aiuta tutti a mettersi in ascolto e in cammino, anche in stile sinodale.

 

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