«Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?”» (Gv 6,8-9).
Alla luce di questi versetti del Quarto Vangelo, nella certezza che, come ha fatto Andrea, serve solo accorgersi delle ricchezze che i giovani hanno da condividere, si è aperto l’anno pastorale del Servizio diocesano di pastorale giovanile.
Come ogni inizio, anche quest’anno, è stato segnato dall’esigenza di programmare, con rinnovato entusiasmo e prospettive di crescita ad ampio raggio. Lo scorso anno è stato caratterizzato dal passaggio di consegne tra incaricati, da don Alessandro Mele a don Salvatore Corvino, e da una programmazione che ha avuto come finalità quella di conoscere, intercettare, ascoltare e comprendere le istanze del mondo giovanile della realtà diocesana. Nella certezza di una bella storia dei giovani nella Chiesa di Lecce, scritta nei tanti anni di pastorale giovanile, grati per il lavoro che gli incaricati e le varie équipe hanno svolto, era importante lasciarsi interpellare dalla loro voce, dal loro sguardo e dal loro passo, per pensare opportunità di formazione umana e spirituale.
I mesi di settembre ed ottobre sono stati fondamentali per tracciare le linee dei prossimi anni e sono stati segnati da due momenti significativi: l’ascolto e la conoscenza delle realtà giovanili presenti in diocesi, riunite in consulta, e la costituzione di una nuova équipe che, insieme alla ricchezza di movimenti ed associazioni, animerà il mondo giovanile della diocesi.
La nuova squadra, nominata da qualche giorno, l’altra sera ha incontrato i due arcivescovi Michele Seccia e Angelo Raffaele Panzetta che, nella semplicità e nella bellezza dello stare insieme, si sono posti in ascolto di tutti, dando indicazioni importanti ed incoraggiando il lavoro di ciascuno. Si tratta di un gruppo costituito nel segno di aperture di orizzonti in continua evoluzione e vede, al suo interno, la presenza di don Mimmo Madonna, nuovo vice-incaricato, che succede a don Vanni Bisconti e che, dopo la sua ricca esperienza di pastorale giovanile nella realtà salesiana, da quest’anno è chiamato a guidare l’oratorio dei Salesiani di Lecce. Insieme a don Mimmo e a don Salvatore, faranno parte del team altre quattordici persone, di età differenti e provenienti da più parti della diocesi e da differenti esperienze ecclesiali: Nicolò Camassa, Luca Cantoro, Chiara De Masi ed Edoardo Trevisi sono i quattro referenti vicariali (rispettivamente di Vernole, Monteroni, Lecce e Squinzano); Fabio Bellanova, Luigi Margiotta e Francesca Rizzo sono i tre delegati di uffici diocesani (pastorale universitaria, ufficio oratori e sport e Ufficio catechistico). Sr Laura Barlusconi, della congregazione delle Marcelline, i giovani coniugi Andrea Carratta e Dora Scorrano, don Gabriele Morello, parroco della Santa Maria della Pace, il seminarista Giacomo Pezzuto e la giovanissima studentessa Sofia Rizzo completano il gruppo.
Nella sinergia di energie e forze corresponsabili, accanto agli appuntamenti dell’intera Chiesa diocesana, si vivrà questo anno giubilare, con un programma che propone un percorso mirato e variegato (consultabile di seguito). Si aggiungeranno, al programma già definito, alcuni momenti legati al progetto regionale “OraPuglia” (una nuova possibilità dopo “Basta un click” e “Reactions?!?” degli scorsi anni), prossimo all’approvazione, ed un cammino-pellegrinaggio diocesano per giovani incoraggiato dai due arcivescovi.
In attesa della Gmg in diocesi, che si vivrà domenica 24 novembre, e desiderosi di camminare verso Roma con i due Giubilei (degli adolescenti e dei giovani), i giovani si preparano a vivere la prima preziosa proposta: «Scendi… in cripta!». Sarà un cammino - con cadenza mensile - di incontro con la Parola, per scendere grazie alla ricchezza della Scrittura, nella profondità del cuore, stimolati anche dalla bella cornice artistica della cripta della chiesa cattedrale. Faranno parte di questo percorso due appuntamenti cruciali, una Lectio Divina, il 18 dicembre, con l’arcivescovo Panzetta e la Via Crucis diocesana, il 9 aprile, con l’arcivescovo Seccia.
Non resta, ora, che accogliere dai giovani quei cinque pani e due pesci per valorizzarli nella verità di quello che sono e possono donare, con sovrabbondanza… perché nulla vada perduto! (d.S.C.)