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Ci si ritrova attorno a un tavolo con una penna tra le mani e un foglio di carta davanti agli occhi; non un foglio bianco che suggerisce il “panico” da verifica a sorpresa.

 

 

 

 

No! Lo stile della scrittura condivisa è l’elemento centrale delle attività annuali del Laboratorio di scrittura creativa che ha luogo nel seminario diocesano di Lecce. Un momento formativo atteso, auspicato, costruttivo. Il laboratorio non è da intendersi esclusivamente come luogo del fare ma come ambito per l’educazione alla narrazione. Si trae il meglio da quello che si pensa, si scrive e si con-divide.

La seconda puntata di questo spazio dedicato alla crescita umana e culturale dei seminaristi ha visto un intenso lavoro di lettura e scrittura originato da un testo di Sammy Basso, il giovane biologo di Tezze sul Brenta morto lo scorso 5 ottobre. Silenzio, riflessione, narrazione, revisione, condivisione per interiorizzare il meglio dei propri pensieri. Di seguito alcune idee che Michele, Francesco e Matteo condividono con i lettori di Portalecce.

«Per me ogni giorno è un dono. Quando mi sveglio, al mattino, penso sia una giornata che mi possa porre davanti esperienze di crescita umana con coloro che incontrerò e avrà accanto: a scuola, in seminario, in famiglia. Voglio realizzare cose buone per me e per il prossimo, con la speranza di crescere sempre più mentre compio il mio dovere. Ma, spero anche, nelle piccole cose di ogni giorno, di poter crescere sempre più nella fede» (Michele)

«Vivo la mia quotidianità cercando di dare il massimo e il meglio di me stesso. E quando penso al domani mi impegno a darvi il giusto peso senza tralasciare l’attimo presente! Mi sforzo di non essere preda della moda del successo, come la società odierna ci sollecita a fare ed essere. Nella quotidianità cerco di ricordare sempre che devo impegnarmi a crescere nella fede e se faccio esperienza di una caduta so che posso rialzarmi e continuare a vivere con gioia» (Francesco).

«Vivo la mia ordinarietà meditando e pensando sul passato, sul presente e sul futuro della vita. Pensieri che mi fanno crescere giorno dopo giorno senza tenermi troppo legato al presente, troppo assorto nel futuro e meno preda del passato. L’orizzonte è ampio e voglio vivere questa vita appieno. L’amore è la vera grande spinta verso la vita, è lo sprone per la riflessione spirituale e la luce che illumina ogni giorno.» (Matteo)

Come ha detto Papa Francesco, lo scorso aprile, ai giovani del Triveneto: “Viviamo immersi in prodotti fatti dall’uomo, che ci fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda, eppure il creato ci invita a essere a nostra volta creatori di bellezza, per favore, non dimenticate questo: essere creatori di bellezza e fare qualcosa che prima non c’era”. Che dire? Un bel cammino è in atto anche per i nostri giovani seminaristi.

 

 

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