Con il cuore in festa e pieno di gratitudine il gruppo di lavoro dell’Ufficio missionario diocesano ha accolto mons. Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo coadiutore, presso la nuova sede nel Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II”.
Era un incontro atteso per conoscersi, confrontarsi e ricevere i suoi consigli all’inizio di questo nuovo percorso che l’Ufficio ha intrapreso dal mese di settembre. Ad accoglierlo c’erano il direttore diacono Vinicio Russo con i collaboratori Padre Giambattista Moroni e Padre Ottavio Raimondo dei Missionari Comboniani, don Cesare Lodeserto, missionario fidei donum in Moldavia (in collegamento remoto da Chisinau), don Antonio De Nanni, Maria Grazia Pignatella (economa), Gianluca Caione, Suor Marcelline Tsiaravaka delle Discepole del Sacro Cuore, Suor Ines De Giorgi delle Salesiane dei Sacri Cuori, Suor Maria Rita Specchia delle Marcelline, Brigida Palermo dell’Ordine Francescano Secolare, Matteo Casilli, il diacono Achille Giglio, Luigi D’Avolio della Comunità Emmanuel, Pasquale Marino dell’Agesci.
È stato un incontro molto semplice iniziato con la Parola del giorno e la breve riflessione di mons. Panzetta poi ognuno dei presenti ha raccontato il proprio cammino di fede e la motivazione che lo spinge nell’impegno missionario. Erano tutte storie di uomini e donne impegnati nella ricerca di Dio attraverso l’attenzione per i poveri e gli emarginati cominciando da quelli della porta accanto.
“Ascoltando le vostre storie - ha detto mons. Panzetta - mi ritornano in mente i momenti in cui, da giovane, sentivo forte il richiamo della missione anche per le parole di un Gesuita che mi spronava a fare questo passo. Ne parlai con il mio vescovo ma mi disse che aveva bisogno di me per la missione da svolgere in diocesi. La missione ad gentes - ha continuato - cambia la vita e se ognuno di voi, almeno una volta non ha pensato di andare in missione, non è una vocazione vera”.
Mons. Panzetta ha parlato anche della sua storia, delle sue esperienze di giovane seminarista, di sacerdote e di vescovo. Ha parlato anche della sua esperienza sulla spiaggia di Cutro il 26 febbraio 2023 quando morirono annegate 94 persone, tra cui 35 bambini. Imprecisato il numero dei dispersi. “È stato terribile - ha detto il pastore - essere lì, assistere al recupero di tanti cadaveri senza avere alcuna possibilità di prestare aiuto”.
Alla fine dell’incontro ha manifestato apprezzamento per il lavoro avviato ed ha spronato i presenti a continuare con la stessa determinazione nella certezza che l’esperienza della missione è quella che ti segna e che ti accompagna nella tua vita. (A.G.)
Photogallery di Arturo Caprioli